Afide lanigero del melo (Eriosoma lanigerum) Avversità >>

Descrizione dei danni arrecati

Le punture e le iniezioni di saliva tossica da parte di questi Afidi, provocano all'albero delle ampollosità e dei cancri grandi quanto una noce che impediscono la circolazione della linfa. Di conseguenza l'albero comincia a seccarsi e diventa preda di altri nemici secondari.

Descrizione fisica

Lunghi circa 2 mm

  • Gli individui atteri sono nero - violacei, ma quetsa colorazione è mascherata dalla cera dall'aspetto lanoso e filamentoso che ricopre il corpo di questi individui e che pertanto gli vale il nome.
  • Gli alati hanno il corpo di un colorito bruno con un leggero rivestimento lanoso. La cornicula sono poco visibili o del tutto assenti.

Ciclo biologico

Il potere di riprodursi è molto importante; dalle 10 alle 12 generazioni si susseguono fino all'autunno.

Descrizione biologica

La pianta ospitante primaria è nel suo paese d'origine, l'America, l'Olmo sul quale questa specie ha una fase sessuata. In Europa, questo Afide si riproduce eclusivamente per partenogenesi sul Melo. È possibile incontrarlo anche sul Pesco e più raramente sul Pero.

 

Le larve e le femmine attere passano l' inverno nascoste nella corteccia dell'albero, nelle anfrattuosità del tronco, nei suoi cancri o sul collo delle radici. Gli individui ricominciano la loro attività in primavera nei mesi di Marzo e Aprile; le femmine cominciano a riprodursi generando circa 100 larve. Le popolazioni numerose formano colonie biancastre.

 

Gli adulti e le larve vivono pungendo e succhiando la linfa sulle parti legnose, vicino ai germogli e mai sulle foglie.gli alati appaiono nel mese di luglio e assicurano la dispersione della specie che va a creare nuove colonie su altri alberi.

Fattori di rischio

  • Forte sviluppo.
  • Ritardato arresto vegetativo.
  • Vegetazione fitta.
  • Varietà particolarmente sensibili: Fuji e Braeburn.
  • Potatura invernale con numerosi punti di taglio e cordoni.

Misure agronomiche

  • Favorire un equilibrato sviluppo ed un'architettura aperta delle piante.
  • Stimolare un precoce arresto vegetativo.
  • Stimolare la presenza di insetti utili quali Crisopidi, Icneumonidi, Sirfidi e Coccinellidi.
  • Pochi importanti punti di taglio sono preferibili a tanti piccoli.