Mosca dell'olivo (Bactrocera oleae | Dacus oleae) Avversità >>

Identificazione dei sintomi

È un pericoloso fitofago:

  • l'adulto possiede ali con riflessi metallici, capo color rossiccio, occhi verdi con riflessi iridescenti, torace color cenere con striature nere e lo scutello di colore giallo;
  • la larva è apoda, di colore bianco-giallognolo e possiede due mandibole ad uncino, di colore nero.

Bactrocera oleae (sin. Dacus oleae) è responsabile della trasmissione della Rogna dell'olivo (Pseudomonas savastanoi).

Ciclo biologico

Sverna come pupa nel terreno; lo sfarfallamento avviene all'inizio della primavera e subito dopo, dopo l'accoppiamento, le femmine depongono le uova all'interno della polpa che dopo pochi giorni schiudono. Raggiunta la maturità, la larva s'impupa e dopo una settimana sfarfalla l'adulto.

 

Alla prima generazioni ne seguono altre il cui numero varia a seconda delle condizioni climatiche.

 

La mosca della frutta, Bactrocera oleae, è esclusivamente carpofaga e può attaccare tutte le cultivar di olive, da olio e da mensa, alcune piante coltivate e spontanee dei cui frutti si nutrono le larve. Il fitofago è caratterizzato da alcune particolarità che determinano un alto livello di criticità: l'elevata longevità degli adulti, l'elevata fecondità e mobilità (può spostarsi per alcune centinaia di metri), la mancanza di diapausa. I danni sono rappresentati dalle punture di ovideposizione che lacerano la superficie delle drupe causando una colorazione nerastra che, con la maturazione, porta a lacerazioni e marciumi.

 

La mosca dell’olivo, depone le uova sulle olive e le larve che sgusciano dalle uova si nutrono della polpa con grave scadimento qualitativo delle olive e dell’olio da prodursi.

Monitoraggio

Il monitoraggio degli adulti di Bactrocera oleae viene condotto tramite trappole cromotropiche gialle ricoperte di colla, innescate con paraferomoni sintetici (es. trimedlure) che attraggono prevalentemente maschi oppure con trappole innescate con sostanze attrattive alimentari (es. putrescina, sali di ammonio). I controlli sono da eseguire a partire da fine luglio - inizio agosto, proseguendo per il periodo estivo/autunnale.

 

Si possono campionare le drupe settimanalmente per impostare la strategia di difesa.

 

La correlazione tra la consistenza delle catture e il livello di infestazione non è sempre evidente, certamente le trappole sono utili per individuare la presenza degli adulti. Le strategie di controllo prevedono il monitoraggio precoce della presenza e della densità degli insetti nell’ambiente per poter mantenere basse le infestazioni.

 

Difesa

La difesa tramite sistemi fisici e biotecnologici, ovvero trappole ed esche, offre prospettive di una efficacia maggiore rispetto a una difesa diretta. Le trappole possono anche essere usate come mezzi di lotta biologica per la cattura massale, i meccanismi di attrazione che interagiscono possono essere sessuali, alimentari, cromatici. I sistemi di lotta "Attract and Kill" si basano sul principio di utilizzare sostanze attrattive per le mosche per attrarre maschi e femmine adulti, tramite vista e olfatto, e ucciderli con colla o in soluzioni dove gli insetti annegano o con insetticida. Le sostanze attrattive sono impiegate in trappole, pannelli o dispositivi.

 

Analizziamo ora gli aspetti del monitoraggio e la difesa per la Bactrocera oleae.

 

Gli aspetti presi in considerazione sono:

  • monitoraggio con trappole a feromone o alimentare
  • attract & kill o cattura massale con trappole con insetticida
  • esche proteiche a base di spinosad
  • prodotti per la difesa o di disturbo per il ciclo dei fitofagi


Attract & Kill o cattura massale con trappole con insetticida

Il Reg. CE 889/2008 sull'Agricoltura Biologica prevede la possibilità di impiegare piretroidi, deltametrina o lambda-cialotrina, ma solo in trappole con sostanze specifiche attrattive ed esclusivamente nei confronti di Batrocera oleae e Ceratitis capitata. Questi sistemi prevedono una sola applicazione nella stagione; i pannelli contenenti i piretroidi ammessi sono da collocare in modo che non vengano a contatto con i frutti e l'installazione è da eseguire con le necessarie attenzioni.

 

Un'applicazione del metodo “attract and kill” per Bactrocera oleae è costituita da pannelli attrattivi con insetticida denominati ECOTRAP

 

Le trappole denominate ECOTRAP, per il controllo di Bactrocera oleae, sono costituite da un sacchettino di polietilene rivestito di carta trattata con deltametrina; viene fornito un dispenser che rilascia il feromone specifico di attrazione sessuale per i maschi. Gli adulti, attirati sulla busta, muoiono rapidamente: per questo è importante installare le trappole quando cominciano ad essere presenti gli adulti in campo. Si installano in media 100 trappole/ha.

 

Un'altra trappola del tipo “attract and kill” per il controllo di Bactrocera oleae è Magnet oli, costituita da un imbuto composto da pannelli di cartoncino pretrattati con lambdacialotrina; all’interno dell’imbuto sono fissati i due attrattivi, uno alimentare a base di sali d’ammonio e uno sessuale a base di feromone. Si installano 100-150 trappole/ha.

Esche proteiche a base di spinosad

Il sistema di difesa citato a base di sostanze attrattive e insetticida è costituito da un’esca proteica attrattiva distribuita a dosi ridotte direttamente sulla vegetazione contenente Spinosad. Lo Spinosad è una sostanza naturale ad azione insetticida, prodotta da un batterio presente in alcuni tipi di terreni che, mescolata a stabilizzanti e attrattivi alimentari proteici, ha dato origine ad un prodotto a basso impatto ambientale (Spintor Fly e Tracer Fly). A seguito dell’alimentazione la mosca non ovidepone, smette di alimentarsi e, nel giro di 2-3 ore, muore. Si diluisce 1 l/ha di prodotto in 4 litri di acqua, per un totale quindi di 5 litri di soluzione per ettaro, distribuendo la soluzione su porzioni di chioma. Il prodotto è registrato in Italia per essere impiegato su diverse colture, tra cui agrumi, olivo e kaki. Il Ministero della Salute ha approvato in aprile 2013 le variazioni sull’etichetta del prodotto fitosanitario con l'aumento del numero dei trattamenti sugli agrumi e su olivo, che sono stati portati da 5 a 8 per anno. Restano 5 sulle altre colture.

Sono pertanto da valutare le diverse possibilità per il controllo della mosca dell'olivo.

Prodotti per la difesa diretta o di disturbo

Il Caolino è una roccia clastica o detritica coerente, costituita prevalentemente da un minerale silicatico delle argille chiamato caolinite. Si presenta sotto forma di particelle dal diametro inferiori ai 2 μm, per cui può essere spruzzato con facilità sulle superfici della pianta, su cui crea una pellicola. Il Caolino ha un effetto deterrente e repellente prevalentemente verso le femmine ovideponenti.

 

Applicato via fogliare, crea una pellicola adesiva sia sulle foglie che sui frutti. Tale pellicola non interferisce con gli scambi gassosi e con la penetrazione della radiazione fotosinteticamente attiva. Allo stesso tempo, però, svolge diverse funzioni benefiche:

  • Innanzitutto, riflette i raggi infrarossi, per cui riduce anche del 50 – 70% le probabilità di scottature solari.
  • Col medesimo meccanismo, abbassa la temperatura della pianta e migliora la fotosintesi clorofilliana, creando una vegetazione più lussureggiante.
  • Aumenta il tasso di assimilazione diurno dell'anidride carbonica in condizioni di siccità.
  • Aumenta il contenuto di acqua, la succulenza e densità dei tessuti fogliari.
  • Migliora la composizione acidica dell'olio extra vergine di olive e non solo.
  • Oltretutto, ha una azione collaterale di contenimento nei confronti di vari insetti patogeni, come mosca dell'olivo, cicalina della vite, ditteri tripidi, mosca del noce, mosca della frutta, psilla del pero, cinipide del castagno. In tutti questi casi, ostacola la deposizione delle uova sulle parti imbrattate dal trattamento.

 

Con il fungo Beauveria bassiana (Naturalis) le spore di Beauveria germinano e le ife di penetrazione attraversano la cuticola degli insetti vivendo a spese dell'emolinfa, determinando esaurimento di nutrienti e disidratazione; vi è inoltre una azione repellente nei confronti delle femmine che tendono a non ovideporre su frutti trattati . Il prodotto può essere usato come lotta biologica nei confronti di di Bactrocea oleae e Ceratitis capitata. L'uso di Beauveria prevede un ambiente non eccessivamente caldo e secco. 

Soglia di intervento

  • Per le olive da olio tenere sotto controllo le trappole monitoraggio (Traptest - Bactocera Olea): in funzione delle varietà 10-15% di infestazione attiva (sommatoria di uova e larve)
  • Pannelli attrattivi “Attract & Kill”:  Eco-Trap
  • Esche proteiche avvelenate con Spinosad:  Tracer-Fly
  • Insetticida di sintesi:  Dimetoato