Scolitide dei fruttiferi (Scolytus rugulosus) Avversità >>

Descrizione dei danni arrecati

Le gallerie si trovano principalmente nelle branchie di un diametro da 3 a 4 cm e alla sommità dei giovani tronchi. I fori delle gallerie impediscono la circolazione della linfa e portano alla morte del vegetale o degli organi attaccati.

 

Gli attacchi degli Scolitidi sono più frequenti sugli alberi già indeboliti dalla siccità, dalla malattia crittogamica o dagli attacchi dei roditori animali.

Descrizione fisica

Adulto: da 1,8 a 2,4 mm, bruno scuro, a volte leggermente rossastro dietro, tarchiato. Punteggiatura delle elitre molto marcata e scura nella zona dei solchi.

Ciclo biologico

1 generazione verso il Nord della Francia, 3 nelle regioni più calde del litotale mediterraneo. Gli adulti appaiono dalla fine di maggio alla fine di luglio. Le larve si sviluppano durante la primavera e l'estate e, a seconda delle regioni possono passare allo stadio di ninfosi ed essere all'origine di nuove generazioni. Con l'arrivo dell'inverno, le larve entrano in diapausa nelle loggette ninfali. Quelle che non hanno potuto confezionarsi una loggetta muoino prima della ninfosi che ha luogo in marzo.

Descrizione biologica

Questo Scolitide si sviluppa di prefernza sugli alberi da frutto a nocciolo: Il Pruno, l'Albicocco, il Pesco, il Ciliegio, più raramente il Pero, il Melo, il Ribes. Attacca ugualmente l'Olmo (Ulmus), il Biancospino (Crataegus), il Sorbo (Sorbus), il Nocciolo, e la Betulla (Betula) ecc.

  • Adulto: vola dalla sua apparizione. Quando trova la pianta ospitante, la femmina fora una galleria verticale da 20 a 30 mm, al limite dell'alburno e della corteccia. L'accoppiamneto ha luogo a più riprese durante questa operazione di foratura, il maschio si tiene immobile all'entrata della galleria al fine di sbaragliare i suoi rivali. La deposizione si svolge nella'arco di 20/30 giorni, in ragione di 2/3 uova al giorno.
  • Fecondità media: 55 uova.
  • Larva: dalla sua uscita, ogni larva fora una galleria al limite del legno e della corteccia sulla quale si nutre. Le gallerie larvali partono a raggiera dai corridoi di quelle maternali e sono sinuose tanto da incrociarsi a volte nell'estremità. Man mano il loro calibro si accresce, anche a misura dell'ingrandimento della larva. Questa poi passa allo stadio di ninfosi in una loggetta situata all'estremità della galleria.