Nottua delle messi (Agrotis segetum) Avversità >>

Descrizione dei danni arrecati

I bruchi sono molto voraci. Nondimeno le popolazioni di gravità eccezionale sono rare e si verificano generalmente come conseguenza di ciò che possiamo chiamare Nottua ypsilon (Agrotis ipsilon).

Descrizione fisica

  • Adulto: 40 mm di apertura alare; ali anteriori bruno scure con, al centro, una macchia reniforme ed una macchia circolare più chiara. Le ali posteriori sono bianche nei maschi e grigie nelle femmine. La circonferenza delle ali porta un piccolo profilo nero.
  • Larva: da 45 a 50 mm, testa rossastra, corpo grigiastro con 2 linee parallele nella regione mediana. Su ogni segmento, 2 piccole macchie nere in avanti e 2 di dietro portanti ciascuno una piccola setola.

Ciclo biologico

Da 1 a 2 generazioni annuali, a volte 3 generazioni parziali.

 

Questa Nottua inverna allo stadio di bruco a stadi differenti a seconda delle regioni; la ripresa dello sviluppo ha luogo in marzo aprile. Gli adulti appaiono dalla metà di aprile agli inzi di giugno e la prima generazione larvale si sviluppa da giugno a luglio. Nel Nord della Francia, queste larve giunte all'ultimo stadio, invernano a meno che non passino alla ninfosi nel suolo; gli adulti nati in agosto sono all'origine di una seconda genrazione larvale. Nel Sud, tutti i bruchi passano allo stadio di ninfosi in giugno - luglio; gli adulti appaiono dalla fine di luglio agli inizi di ssettembre. I bruchi si sviluppano in agosto fino alla fine di ottobre ed invernano a stadi diversi; alcuni danno vita ad una terza generazione larvale parziale in ottobre - novembre.

Descrizione biologica

  • Piante ospitanti: le piante spontanee, la Gramigna (Agropyrum), il Convolvolo (Convolvulus), il Plantano (Plantago), ecc poi anche le piante leguminose così come la Barbabietola, la Patata, i Cereali, il Tabacco, la Vite ecc.
  • Adulto: questa specie è considerata come sedentaria ma gli adulti sono capaci, in alcuni periodi, di effettuare dei voli di un ampiezza però limitata. Le femmine depongono le loro uova isolatamente o in piccoli gruppi sullo strato inferiore delle foglie delle piante spontanee, sugli steli, ma anche sulla superficie del suolo.
  • Fecondità: da 800 a 1200 uova, il cui sviluppo embrionale richiede un quindicina di giorni a 14,5°C.
  • Larva: il giovane bruco rosicchia inizialmente le piante spontanee poi si attacca alle specie coltivate vicino. Si alimenta la notte divorando il fogliame e sezionando i piccioli. Durante la giornata si mimetizza avvolgendosi su se stesso o sotto una zolla di terra o nel suolo ad una leggera profondità.