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STRUTTURA CHIMICA E BIOSINTESI

La scoperta di questa classe di ormoni vegetali è merito del patologo giapponese E. Kurosawa, che nel 1926 studiò una malattia infettiva del riso nota come “bakanae”, o “malattia della pianta sciocca”. Tale malattia rendeva le piante insolitamente alte e impediva la produzione dei semi. La causa della malattia venne riconosciuta essere la tossina del fungo Gibberella Fujikuroi, successivamente identificata come acido gibberellico (GA3) dai chimici T. Yabuta e Y. Sumiki.
Attualmente si conoscono almeno 130 tipi di gibberelline. Si tratta di acidi diterpenoici a struttura tetraciclica diversamente sostituita, che derivano dall’acido mevalonico.
Nelle piante superiori sono prodotte dai meristemi apicali e subapicali del fusto, dalle giovani
foglioline, dagli embrioni e dai semi al termine della maturazione dei frutti. A differenza dell'auxina, non possiedono un movimento polare definito, bensì si muovono in tutte le direzioni, a velocità limitata.


EFFETTI

Tra gli effetti delle gibberelline ricordiamo:

  • Promozione della divisione e dell’accrescimento cellulare
  • Induzione dell'allungamento degli internodi
  • Ripresa dalle gelate tardive
  • Stimolazione della produzione di floema secondario a partire dal cambio vascolare nelle dicotiledoni.
  • Inibizione della formazione delle radici
  • Stimolazione della “levata del fusto”, che si osserva in alcune piante biennali, in cui prima la pianta cresce a rosetta e successivamente, prima di fiorire, il gambo del fiore si allunga rapidamente
  • Anticipo e miglioramento della fioritura in specie vernalizzanti
  • Comparsa di caratteri maschili nei fiori dioci
  • Stimolazione della partenocarpia (arance, mandarini, mandorle e pesche)


  • Crescita dimensionale dei frutti
  • Stimolazione della germinazione dei semi di molte dicotiledoni
  • Mobilitazione di proteine e amido immagazzinati nell’endosperma per uso da parte dell'embrione: questi ormoni diffonderebbero nello strato aleuronico, ricco di amidi e proteine , e qui promuoverebbero la sintesi di enzimi in grado di idrolizzare lipidi, proteine e zuccheri per permettere all’embrione di ricavare energia e sostanze necessarie per il proprio metabolismo
  • Stimolazione della germinazione dei semi (sostituendo la funzione della vernalizzazione)

 


PATOLOGIA

Cospicui aumenti di gibberelline si hanno in condizioni patologiche caratterizzate da gigantismo vegetale; per contro, il nanismo può essere causato da una insufficiente produzione di gibberelline.

APPLICAZIONI

In agricoltura vengono usati come fitoregolatori sia l’acido gibberellico (GA3) che le gibberelline GA4-GA7, ricavate da processi industriali di fermentazione. Gli effetti ricercati con l’uso di questi composti includono:

  • Incremento dell’allegagione nel pero
  • Miglioramento della produzione di malto e orzo
  • Allungamento della canna da zucchero
  • Aumento della grandezza dell’uva priva di semi
  • Ritardo della cascola e dell’ingiallimento degli agrumi

PROPOSTA COMMERCIALE

SKL Biosynthesis propone due formulati commerciali di questo ormone: GIBBERELLINA SKL (in compresse) e XXXXXXX (in forma liquida).

Giberelline

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Grazie a queste doti, la lunga esperienza tecnica e conoscenza acquisita in campo, la collaborazione con persone brillanti, creative e dinamiche, abbiamo sviluppato questa piattaforma informatica DSS (Decision Support System), unica nella sua completezza ed accessibilità, che in breve tempo è diventata un indispensabile strumento decisionale per migliaia di operatori iscritti e che punta a trasformarsi presto nel principale riferimento tecnico e commerciale di molteplici realtà agricole e non.

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