Albicocco Schede colturali >>

L’albicocco è originario della Cina settentrionale, importato in Italia all'epoca romana dalla Grecia e dall'Armenia.
Un po' più del 50% delle albicocche è prodotto nell’area del Mediterraneo. L’Italia è il più importante produttore europeo con 2,3 milioni di quintali (24% della produzione continentale), in lenta ma continua crescita.
Da diversi anni non si verificano crisi di mercato ed i prezzi sono sempre stati remunerativi per il prodotto di qualità: condizioni molto importanti sono l’aspetto attraente e la qualità gustativa.

 

Negli ultimi anni si sono sempre più affermate le cultivar con la buccia estesamente colorata di rosso che sono molto apprezzate dai consumatori.

 

 

Un'altra innovazione molto importante riguarda l’estensione del calendario di maturazione che, oggi, va dalla fine di maggio agli inizi di settembre con un raddoppiamento del periodo di produzione rispetto a pochi anni fa e, pertanto, la possibilità di aumentare la produzione complessiva senza entrare in concorrenza con le varietà del periodo di maturazione tradizionale.
Un aspetto negativo di numerose nuove cultivar è l'autosterilità, un tempo praticamente assente; ciò comporta da parte del frutticoltore la necessità di consociare almeno due cultivar a fioritura contemporanea per assicurare una buona allegagione.

 

L’albicocco è una drupacea che non si adatta molto alle forme obbligate per la grande vigoria della specie e l'assenza di portainnesti nanizzanti. La tendenza è pertanto verso le forme libere, espanse, che raggiungono più precocemente la piena produzione e che si adattano anche alla raccolta meccanica, stante la rilevante quota di prodotto richiesto dalle industrie di trasformazione.

 

Il vaso catalano, forma di allevamento basata sul sistematico accorciamento dei germogli a circa 50cm di lunghezza nella fase di allevamento, concilia bene l’esigenza di contenere le dimensioni dell'albero in altezza e di ottenere una precoce fruttificazione.

 

La potatura in verde dei germogli può essere vantaggiosamente fatta a macchina (“topping”). Negli ultimi anni sono stati diffusi numerosi nuovi portainnesti alternativi al tradizionale mirabolano da seme (Mirabolano clonale 29/C, Pesco franco Montclar e Rubira, Albicocco franco Manicot, susini Penta, ibridi Ishtara) che consentono di migliorare produttività, colore e pezzatura dei frutti e di adattare la coltura a vari tipi di terreno.

Per i nuovi impianti e i reimpianti, l’idoneità del sito deve essere verificata sulla base delle caratteristiche climatiche e pedologiche.

Clima

Non disponendo di cartografie agroclimatiche specifiche si deve adottare, quale criterio discriminante, la morfologia del paesaggio. Su tale base si sconsigliano impianti nei fondovalle e nelle zone umide e nebbiose di pianura.

 

L'albicocco, quando è in riposo vegetativo, è molto resistente alle minime termiche invernali tanto da essere coltivato in Val Venosta (Alto Adige) e, fuori dall'Italia, in Germania, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, anche se preferisce il clima mediterraneo dove esprime al meglio le potenzialità produttive e qualitative.
Rispetto al clima, l’albicocco ha il problema della fioritura piuttosto precoce che lo rende più sensibile di altre specie alle gelate tardive.
Il miglioramento genetico degli ultimi decenni ha sensibilmente
migliorato questo carattere e, in generale, le varietà recenti hanno una fioritura più tardiva rispetto a quelle tradizionali e sono, pertanto, meno soggette a questo tipo di danni.

Terreno

La vasta gamma di portainnesti oggi disponibile consente di coltivare l'albicocco in tutti i tipi di terreno: sciolti, siccitosi, calcarei (franco di albicocco); medio impasto tendenti al compatto, calcarei (mirabolano); medio impasto o sciolti, non troppo calcarei (franco di pesco, Ishtara); tendenzialmente compatti a rischio di asfissia radicale (susini).

 

Consultare la cartografia pedologica, se disponibile; in carenza è bene effettuare appositi rilievi pedologici. Si raccomanda di effettuare nuovi impianti e reimpianti in siti con le seguenti caratteristiche:

PARAMETRO VALORI DI RIFERIMENTO

Tessitura

Argilla > 40%

pH

5,6 – 7,4

Calcare attivo

< 12%

Scheletro

< 70%

Profondità

> 75 cm

Drenaggio

buono

Sistemazioni superficiali

Si consiglia di porre attenzione alle seguenti considerazioni:

 

Aree pianeggianti (pendenza < 5%)

  • Obiettivi: prevenire il ristagno, consentire un'adeguata meccanizzazione.
  • Criteri di scelta: permeabilità del suolo, altezza della falda.
  • Tecnica da adottare: livellamento superficiale, realizzazione di un'adeguata affossatura e/o rete drenante.

Aree declivi (pendenza > 5%)

  • Obiettivi: proteggere il suolo dall’erosione, contrastare le situazioni di dissesto idrogeologico, consentire un’adeguata meccanizzazione.
  • Criteri di scelta: permeabilità del suolo, pendenza del versante, rischio di movimenti franosi.
  • Tecnica da adottare:
    pendenza < 10% sistemazioni in traverso;
    pendenza > 10% sistemazioni a fosse livellari;
    pendenza > 30% siti non idonei.

Preparazione del terreno

  • Obiettivi: assicurare un’adeguata macroporosità al profilo di terreno che sarà colonizzato dagli apparati radicali; rimuovere eventuali orizzonti limitanti la crescita radicale e/o la percolazione dell’acqua; controllare nei primi anni dell’impianto la crescita delle infestanti; rimuovere eventuali residui colturali (reimpianti).
  • Criteri di scelta: conoscenza della stratigrafia degli orizzonti desunta dalla cartografia pedologica disponibile e/o da osservazioni (trivellate) puntuali.
  • Tecnica da adottare: ripuntatura profonda e aratura a non più di 50 cm di profondità.

Distanze d’impianto e forma di allevamento

Si raccomandano quelle riportate in tabella.

SPECIE FORMA D’ALLEVAMENTO

DISTANZE (m)

N. piante / ha

tra le file

sulla fila

Albicocco

Vaso ritardato

5,5

3 – 4

455 – 606

Palmetta libera

4,5 – 4,7

3 – 4

532 – 741

Scelta del materiale

È obbligatorio il ricorso a materiale con certificazione sanitaria e varietale.

L'introduzione di nuove varietà a maturazione molto tardiva permette di ampliare notevolmente l'areale di coltivazione di questa specie. Molto importante è la scelta del portainnesto, prerequisiti del quale sono il buon stato sanitario, l’affinità con la varietà innestata, l’adattamento al suolo su cui si effettua l’impianto, l’induzione di una buona vigoria per il raggiungimento della fase di piena produzione in tempi molto brevi ed il conferimento di adeguati standard qualitativi al prodotto. Negli ultimi anni viene ricercata anche la caratteristica di tolleranza verso patologie di crescente diffusione (fitoplasmosi, sharka e batteriosi).I portainnesti di riferimento sono ad oggi il Mirabolano clonale 29C e il Mirabolano da seme, conosciuti e diffusi in tutte le aree per il buon vigore indotto alle varietà, la diffusa affinità e l’adattabilità a situazioni pedoclimatiche molto diverse; come difetto entrambi mostrano la caratteristica di emettere polloni radicali.

 



Nuovi soggetti interessanti sono l’ibrido interspecifico Ishtara® Ferciana* e il susino di origine spagnola Adesoto® 101 Puebla*; il primo risulta interessante perché in grado di ridurre la vigoria delle piante, e quindi adatto a densità di impianto elevate, oltre a precocizzare l’epoca di raccolta e migliorare la colorazione dei frutti, mentre Adesoto® è una valida alternativa per le situazioni in cui sono presenti problematiche relative ai frequenti reimpianti di specie frutticole (tollera gli attacchi di Armillaria mellea); interessante anche il pesco franco Montclar® Chanturgue*, molto diffuso in Francia dove induce elevato vigore e viene utilizzato nei terreni a scarsa fertilità.

 


Si evidenzia la possibilità di innestare l’albicocco su GF677 utilizzando come intermedio una varietà di pesco allo scopo di superare la frequente disaffinità; caratteristiche del GF677 sono adattabilità a tutti i terreni, elevata vigoria e precoce raggiungimento della fase di piena produzione con frutti di alta qualità per pezzatura e colore; essendo il punto di innesto fra le due varietà (pesco e albicocco) una zona di discontinuità tra i tessuti, si suggerisce di bloccare bene le piante alle strutture di sostegno (pali e fili) al fine di evitare danni in caso di forte vento.

 

Portainnesti utilizzabili per l'albicocco

Portinnesto Origine

Vigoria
indotta

Adattabilità

Caratteristiche
positive

Controindicazioni
Mirabolano da seme semenzale di P.cerasifera elevata per tutti i terreni affinità, vigoria, tollera il calcare attivo e l'asfissia radicale eterogeneità delle piante, pollonifero
Mirabolano 29C selezione clonale di P.cerasifera elevata per tutti i terreni affinità, vigoria, tollera il calcare attivo e l'asfissia radicale ridotta attività pollonifera
Ishtara® Ferciana* ibrido interspecifico complesso medio-scarsa per terreni freschi e fertili precocità, calibro e colore dei frutti sensibile ad elevato tenore in calcare attivo; soffre il freddo invernale intenso
Adesoto® 101 Puebla* selezione di P.insititia media per i reimpianti tollera A. mellea vigoria scarsa nei primi anni
Montclar® Chanturgue* franco di pesco elevata per terreni poveri affinità, vigoria elevata e uniforme, tollera il calcare attivo solo per varietà a vigoria medio-scarsa
Intermedio di pesco astone innestato elevata nei reimpianti, per tutti i terreni vigoria, produzione e qualità disaffinità meccanica

L’introduzione di nuovi genotipi permette oggi di disporre di un calendario di maturazione molto ampio, soprattutto nel periodo tardivo ed extra tardivo; oltre a questo, la presenza di varietà a fioritura tardiva e tolleranti i ritorni di freddo, permette di produrre albicocco in aree fino ad oggi considerate non vocate, quali pianure fertili o bassa collina. Le nuove introduzioni sono in genere molto belle esteticamente, aranciate con sovracolore rosso, tendenzialmente molto buone all’assaggio, ma che, in alcuni casi, presentano parziale o totale autosterilità, con necessità di inserire impollinatori nel frutteto. La scelta può orientarsi verso frutteti a file alterne (blocchi di 2 o 4 file) di varietà fra loro compatibili, oppure verso l’inserimento nel frutteto di impollinatori a pianta singola sul filare.
Interessante anche la possibilità di aumentare la fonte di polline esterno attraverso il posizionamento in campo di rami precedentemente asportati da altre piante e mantenuti in vegetazione attraverso l’utilizzo di contenitori con acqua, legati alle piante. Di fondamentale importanza risulta la conoscenza delle varietà fra loro compatibili, in modo da effettuare le giuste scelte d’impianto volte al conseguimento di adeguati e costanti livelli produttivi; si riporta a tale scopo la tabella riassuntiva del grado di fertilità e delle compatibilità relative alle diverse cultivar.

 

 

DESCRIZIONE VARIETÀ 

 

BELLA D’IMOLA

Origine: Italia.
Editore: libera da vincoli.
Albero: vigoria elevata, portamento assurgente.
Frutto: ellittico, di colorazione giallo intensa con leggera sovracolorazione rossa; pezzatura medio-elevata, sapore medio, buccia acida; polpa mediamente consistente ed aromatica.
Produttività e Fruttificazione: autofertile, produce costantemente su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: varietà a tipologia di frutto tradizionale, molto produttiva con frutti di buona pezzatura; idonea anche per l’utilizzo industriale.

 

BERGERON

 

Origine: Saint-Cyr-au-Mont-d'Or, Francia.
Editore: libera da vincoli.
Albero: vigoria media, portamento espanso.
Frutto: di forma oblunga, colorazione aranciata con sovracolorazione rossa sul 20-30% della superficie; sapore molto buono, dolce e aromatico.
Produttività e Fruttificazione: autocompatibile, fruttifica su rami misti e brindilli; produce costantemente soltanto nelle aree del Nord Italia.
Giudizio d’insieme: varietà per ambienti freddi, settentrionali, nei quali esprime al massimo le potenzialità agronomiche ed organolettiche dei frutti; la sua autofertilità è garanzia di adeguati livelli produttivi.

 

BIG RED® EA4006*

 

Origine: Sarl Benoit Escande Editions, Francia.
Editore: Sarl Benoit Escande Editions, Francia.
Albero: vigoria medio-elevata, portamento standard-espanso.
Frutto: pezzatura medio-elevata, forma rotonda, buccia di colore arancio con rosso sul 40-50% della superficie; polpa soda, dolce, ad elevata tenuta.
Produttività e Fruttificazione: autosterile, fruttifica su tutti i tipi di ramo.
Giudizio d’insieme: interessante nel periodo precoce per produttività e aspetto dei frutti, molto sovracolorati e di buona tenuta in pianta; curare attentamente la potatura con interventi in verde per mantenere rivestita la pianta nelle parti basali.

 

BORA® BO 90610010*

 

Origine: Bassi, Di.Pro.Ve., Milano, Italia Editore:CRPV, Italia
Albero: vigoria medio-elevata, portamento standard-assurgente.
Frutto: pezzatura elevata, forma oblunga, buccia di colore arancio intenso; polpa soda ad elevata tenuta; la buccia è acida, il sapore è buono e aromatico.
Produttività e Fruttificazione: parzialmente autofertile, produce preferenzialmente sui dardi. Si distingue per l’elevata tolleranza al virus della Sharka.
Giudizio d’insieme: varietà interessante per epoca di maturazione e tipologia di frutto, ad elevata pezzatura e buon sapore. L’elevata tenuta in pianta permette di raccogliere il frutto a maturazione avanzata, quando l’acidità di buccia è compensata dagli zuccheri presenti nella polpa. È risultata molto tollerante alle infezioni del virus Sharka (PPV).

 

 

FARALIA*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria media, portamento espanso.
Frutto: di elevata pezzatura, forma triangolare, colorazione aranciata con
rosso brillante sul 30% dei frutti; sapore equilibrato con discreto grado zuccherino, aromatico.
Produttività e Fruttificazione: autocompatibile, fruttifica su dardi e rami misti producendo elevati quantitativi di frutta in maniera costante negli anni.
Giudizio d’insieme: varietà dall’elevato potenziale agronomico, a messa a frutto rapida, con elevato potenziale per calibro ed aspetto dei frutti; adatta a tutte le aree di produzione.

 


FARBALY*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria elevata, portamento semi-eretto.
Frutto: pezzatura medio-elevata, colorazione aranciata con rosso sul 30% della superficie; sapore dolce, buono; polpa consistente, semiaderente.
Produttività e Fruttificazione: autocompatibile, fruttifica su dardi e rami misti; produzione elevata e costante.
Giudizio d’insieme: varietà molto produttiva, con frutti di buona pezzatura e bell’aspetto; non anticipare troppo la raccolta per non penalizzare il sapore dei frutti. Messa a frutto rapida e alta conservabilità in post raccolta.

 

 

FARCLO*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria elevata, portamento tendenzialmente espanso.
Frutto: pezzatura media, colorazione aranciata con sovracolorazione rossa
sul 5-20%; sapore dolce per elevato grado zuccherino; forma ellittica.
Produttività e Fruttificazione: autocompatibile, fruttifica su dardi e rami misti; produzione elevata e messa a frutto rapida.
Giudizio d’insieme: varietà molto produttiva, con frutti di bell’aspetto; media la pezzatura; elevata la tenuta in pianta, così come l’evoluzione della maturazione del frutto, sia in pre-raccolta che durante la conservazione.

 


FARDAO*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria elevata, portamento tendenzialmente assurgente.
Frutto: pezzatura media, colorazione aranciata con sovracolorazione rossa sul 10-20%; sapore dolce per elevato grado zuccherino e buona profumazione.
Produttività e Fruttificazione: autocompatibile, fruttifica su dardi e rami misti; produzione elevata e messa a frutto rapida.
Giudizio d’insieme: varietà molto produttiva, con frutti di bell’aspetto e sapore dolce; media la pezzatura, comunque buona per il periodo tardivo in cui matura; messa a frutto rapida e produzione elevata e costante.

 


FARELY*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria medio-elevato, portamento tendenzialmente assurgente.
Frutto: di media pezzatura, forma ovale e colorazione aranciata con rosso sul 30-40% della superficie; buona consistenza della polpa, sapore buono ed aromatico.
Produttività e Fruttificazione: autosterile, necessita di impollinatori grazie ai quali porta la produzione ad elevati livelli; fruttifica su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: varietà ad elevato potenziale produttivo, risulta poco sensibile alle manipolazioni; messa a frutto rapida e produzione elevata e costante.

 


FARHIAL*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria elevata, portamento tendenzialmente assurgente.
Frutto: pezzatura media, colorazione aranciata con sovracolorazione rossa sul 40-50%; sapore dolce per elevato grado zuccherino e buona profumazione.
Produttività e Fruttificazione: autocompatibile, fruttifica su dardi e rami misti; produzione elevata e messa a frutto rapida.
Giudizio d’insieme: varietà molto produttiva, con frutti di bell’aspetto e buon sapore; media la pezzatura, comunque buona per il periodo tardivo in cui matura.

 

 


FARIUS*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria elevata, portamento tendenzialmente assurgente.
Frutto: pezzatura media, forma ovata, colorazione aranciata con sovra colorazione rossa sul 5-10%; sapore dolce, molto buono, polpa consistente.
Produttività e Fruttificazione: autocompatibile, fruttifica su dardi e rami misti; produzione elevata e messa a frutto rapida.
Giudizio d’insieme: varietà molto produttiva, con frutti di buon sapore; media la pezzatura, comunque buona per il periodo tardivo in cui matura; scarsa suscettibilità alle manipolazioni.

 


FARLIS*

 


Epoca di Maturazione: +56 San Castrese.
Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria media, portamento standard-espanso.
Frutto: pezzatura elevata, forma rotondo-ovata, buccia di colore arancio con rosso luminoso sul 30-40% della superficie; polpa aranciata, soda, di buon sapore dolce e aromatico.
Produttività e Fruttificazione: autofertile, fruttifica su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: albicocca che matura in epoca tardiva, produttiva con frutti di bell’aspetto e buon sapore; elevata adattabilità a diversi ambienti pedoclimatici.

 


FARTOLI*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria medio-elevato, portamento semi-espanso.
Frutto: di buona pezzatura, forma ovale e colorazione aranciata con rosso sul 30% della superficie; buona consistenza della polpa, sapore buono ed aromatico.
Produttività e Fruttificazione: autofertile; fruttifica su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: varietà a precoce messa a frutto, con elevato potenziale produttivo; la qualità dei frutti è elevata per gusto e presentazione.

 


GOLDRICH (SUNGIANT)

 

Origine: USDA e Washington State
University, Prosser (Washington, USA).
Editore: libera da vincoli.
Albero: vigoria elevata, portamento assurgente.
Frutto: di forma oblunga, grosso, presenta colorazione giallo intensa senza sovracolore; il sapore è medio per elevata acidità della buccia.
Produttività e Fruttificazione: autosterile, si avvantaggia della presenza di
fonti di polline esterne grazie alle quali produce a livelli elevati; fruttifica su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: varietà a tipologia di frutto tradizionale si adatta bene alle aree di coltivazione del Centro e Nord Italia, producendo sia in collina che nelle zone di pianura.

 


KIOTO*

 

Origine: Sarl Benoit Escande Editions, Francia.
Editore:Sarl Benoit Escande Editions, Francia.
Albero: vigoria medio-scarsa, portamento espanso.
Frutto: rotondo, di media pezzatura, colorazione aranciata con sovracolore rosso sul 30-50% della superficie; sapore medio, non acido; buona tenuta in pianta.
Produttività e Fruttificazione: autofertile, produce costantemente fruttificando su dardi e rami misti vigorosi.
Giudizio d’insieme: varietà molto interessante nel periodo medio, produce costantemente grazie alla sua autofertilità ed alla fioritura tardiva; la pezzatura va curata indirizzando con la potatura la produzione verso i rami misti vigorosi ed i dardi, ed effettuando un diradamento precoce; si adatta bene anche alle aree fredde di pianura ed alle forme di allevamento per impianti ad alta densità.

 

LUNAFULL*

 

Origine: Mario Gualandi, Italia.
Editore: Mario Gualandi per il territorio nazionale; concessa in esclusiva mondiale ai Vivai F.lli Zanzi.
Albero: vigoria medio-elevata, portamento tendenzialmente espanso.
Frutto: leggermente allungato, colorazione aranciata diffusa con sovracolore rosso sul 20-30%; polpa molto consistente, succosa e di buon sapore (RSR 14°Brix).
Produttività e Fruttificazione: autosterile, fruttifica prevalentemente sui dardi.
Giudizio d’insieme: varietà interessante per potenziale produttivo e tipologia del frutto, di elevata pezzatura, colorazione intensa e precoce, ed elevata tenuta in pianta; resistente alle manipolazioni.

 


MEDAGA*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria elevata, portamento assurgente.
Frutto: grosso, dall’aspetto eccezionale per colorazione aranciata e blush sul 40-50% della superficie; buon sapore, profumata, ottima consistenza della polpa.
Produttività e Fruttificazione: autosterile, se ben impollinata raggiunge elevate produzioni ad ettaro; fruttifica su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: varietà dal notevole potenziale produttivo, va adeguatamente impollinata; frutto interessante per pezzatura e sovracolore rosso diffuso e brillante.

 


MEDIABELL*

 

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria elevata, portamento espanso.
Frutto: grosso, dall’aspetto eccezionale per colorazione aranciata, sfumata di rosso sul 40-50% della superficie; buon sapore, polpa molto consistente e succosa.
Produttività e Fruttificazione: autofertile, raggiunge elevate produzioni ad ettaro; fruttifica su dardi e rami misti. Fioritura media.
Giudizio d’insieme: varietà dal notevole potenziale produttivo, con frutto interessante per pezzatura e sovracolore rosso; sapore equilibrato.

 


NINFA*

 

Epoca di maturazione: -24 San Castrese.
Origine : Daniele Bassi, DISAA Università Milano, Italia.
Editore: CRPV, Italia.
Albero: vigoria scarsa, portamento espanso.
Frutto: rotondo, colorato di giallo con leggere sfumature rosse sulla parte esposta al sole; sapore medio, scarsa succosità.
Produttività e Fruttificazione: autofertile, produzione elevata e costante localizzata su dardi e rami misti.
Fabbisogno in freddo: basso.
Giudizio d’insieme: varietà interessante per gli ambienti meridionali, dove esprime al massimo le proprie potenzialità agronomiche soprattutto in coltura protetta.

 

ORANGE PRIMA® Coulouprima*

 

Origine: Maillard, Francia.
Editore: Europépinières, Francia; concessa in esclusiva ai Vivai F.lli Zanzi.
Albero: vigoria elevata, portamento intermedio.
Frutto: di forma oblunga e colorazione aranciata, presenta sovracolorazione rossa sul 20-30% dei frutti ben esposti alla luce; il sapore è molto buono, aromatico, a media acidità; buccia a media acidità; elevata la consistenza e la pezzatura dei frutti.
Produttività e Fruttificazione: parzialmente autocompatibile, produzione elevata e costante; fruttifica su tutti i tipi di rami, raggiungendo elevate pezzature sui dardi.
Giudizio d’insieme: varietà precoce ad elevato e costante potenziale produttivo, presenta frutti dal sapore eccellente e bell’aspetto; si consiglia di indirizzare la produzione sui dardi dove si esalta la pezzatura dei frutti.

 


ORANGE RUBIS® Couloumine*

 

Origine: Maillard, Francia.
Editore: Europépinières, Francia; concessa in esclusiva ai Vivai F.lli Zanzi.
Albero: vigoria elevata, portamento intermedio.
Frutto: di forma oblunga e bella colorazione aranciata, presenta sovracolorazione rossa sul 30-40% della superficie; il sapore è molto buono, aromatico, a bassa acidità e °Brix elevato; buccia neutra e glabra; media la consistenza dei frutti.
Produttività e Fruttificazione: autocompatibilie, produzione elevata e costante; fruttifica su tutti i tipi di ramo, raggiungendo elevate pezzature sui dardi.
Giudizio d’insieme: varietà medioprecoce ad elevato e costante potenziale produttivo, presenta frutti dal sapore molto buono e dall’aspetto eccezionale; si adatta a tutte le aree produttive ed a tutte le forme di allevamento; si consiglia di indirizzare la produzione sui dardi dove si esalta la pezzatura dei frutti; intervenire con la potatura verde spuntando i rami misti a 20-40 cm al fine di frenare il vigore della pianta e favorire l’emissione di rami anticipati, anch’essi produttivi.

 


PALUMMELLA

 

Origine: cultivar napoletana, selezionata localmente.
Editore: libera da vincoli.
Albero: vigoria elevata, portamento intermedio.
Frutto: rotondo-allungato, colorazione giallo intensa senza sovracolore; sapore e consistenza medi.
Produttività e Fruttificazione: autocompatibile, fruttifica su dardi e rami misti; produzione elevata.
Giudizio d’insieme: varietà costantemente produttiva ed adatta a tutte le aree di coltivazione; la tipologia di frutto “non moderna” ne consiglia l’impianto soltanto in caso di produzioni destinate alla trasformazione
industriale.

 


PIEVE*

 

Origine : Daniele Bassi, DISAA Università di Milano, Italia.
Editore: CRPV, Italia.
Albero: vigoria elevata, portamento intermedio.
Frutto: ovato, giallo intenso con sovracolorazione rossa sul 20-30% dei frutti; polpa giallo intensa, di buona consistenza ed ottimo sapore, aromatico e dolce; pezzatura medioelevata.
Produttività e Fruttificazione: autocompatibile, fruttifica su dardi e rami misti; invecchiando la pianta con piegature e potature verdi si velocizza l’entrata in produzione.
Giudizio d’insieme: varietà molto buona che matura in epoca Portici,
rispetto alla quale risulta migliorativa per gli aspetti legati alla minor suscettibilità allo spacco ed agli imbrunimenti interni; notevole il sapore. Da curare la fase di allevamento per invecchiare la pianta favorendo la formazione dei dardi sui quali la produzione risulta interessante per pezzatura e caratteristiche organolettiche.

 

PINKCOT® Copty*

 

Origine: Sarl Benoit Escande Editions, Francia.
Editore: Sarl Benoit Escande Editions, Francia.
Albero: vigoria elevata, portamento tendenzialmente assurgente.
Frutto: rotondo, giallo-arancio con sovracolore rosso sul 20-30% della superficie; pezzatura grande ed omogenea all’interno dell’intera chioma; sapore medio, buccia leggermente acida.
Produttività e Fruttificazione: autosterile, se ben impollinata è molto produttiva, fruttifica su tutti i tipi di rami; la pezzatura risulta eccezionale sui dardi.
Giudizio d’insieme: varietà a potenziale agronomico eccezionale per livello produttivo e pezzatura dei frutti; si consiglia di indirizzare la fruttificazione sui dardi dove si esaltano le caratteristiche dei frutti, estetiche ed organolettiche. Si adatta bene a tutte le aree di coltivazione ed anche a forme di allevamento idonee ad elevate densità di impianto.

 

 

PORTICI

 

Origine: cultivar vesuviana, selezionata localmente.
Editore: libera da vincoli.
Albero: vigoria media, portamento assurgente.
Frutto: di media pezzatura, oblungo, di colorazione giallo intensa con leggera sovracolorazione rossa sulla parte esposta; sapore molto buono, aromatico, buccia non acida.
Produttività e Fruttificazione: autocompatibile, fruttifica su tutti i tipi di ramo; produzione elevata e costante.
Giudizio d’insieme: varietà apprezzata dal mercato per le ottime caratteristiche organolettiche, è adattabile a tutte le aree produttive ed a svariate forme di allevamento; viene accettata di buon grado anche dall’industria di trasformazione.

 


PRIABEL*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria elevata, portamento semi-espanso.
Frutto: forma rotonda-oblunga, pezzatura elevata, colorazione aranciata con sovracolore rosso sul 30-50% della superficie; buon sapore per elevato
grado zuccherino ed intenso aroma; polpa consistente e buona tenuta dei
frutti in pianta.
Produttività e Fruttificazione: autosterile, necessita di impollinatori; fruttifica su dardi e rami misti; produzione medio-elevata.
Giudizio d’insieme: varietà interessante per aspetto, pezzatura e sapore dei frutti; buona la tenuta in pianta, dovuta anche ad una lenta evoluzione della maturazione dei frutti. Se ben impollinata garantisce un’ottima capacità produttiva.

 


PRICIA*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia
Editore:IPS, Francia
Albero: vigoria medio-elevata, portamento standard-assurgente.
Frutto: pezzatura elevata, forma rotondo-oblunga, buccia di colore arancio intenso con sovra colorazione rossa sul 50%; polpa soda ad elevata tenuta; il sapore è buono e aromatico.
Produttività e Fruttificazione: autofertile, produce preferenzialmente sui
dardi.
Giudizio d’insieme: varietà interessante per epoca di maturazione, precocissima, e tipologia di frutto, molto sovracolorato e di buon sapore. La tenuta in pianta è elevata per il periodo in cui matura.

 


PRIMANDO*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia
Albero: vigoria media, portamento espanso.
Frutto: rotondo, regolare, giallo intenso con sovracolore rosso (10-20%) sui frutti ben esposti; sapore medio non acido.
Produttività e Fruttificazione: autosterile, necessita di impollinatori; fruttifica su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: varietà interessante nel periodo precocissimo per le zone centro settentrionali, non adatta al Sud Italia per troppo elevato fabbisogno in freddo. Bella presentazione del frutto per forma e colorazione; interessante la limitata sensibilità alle manipolazioni.

 

PRIMARIS*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria elevato, portamento tendenzialmente espanso.
Frutto: forma ellittica, buccia di colore arancio con rosso sul 30-50% della superficie; polpa dolce, profumata, poco sensibile alle manipolazioni.
Produttività e Fruttificazione: autosterile, fruttifica su dardi e rami misti; produce bene se adeguatamente impollinata.
Giudizio d’insieme: interessante nel periodo precoce per produttività ed aspetto dei frutti; poco suscettibile alle manipolazioni, buona tenuta dei
frutti in pianta.

 


PRIMAYA*

 

Origine: Marie-France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria elevata, portamento assurgente.
Frutto: rotondo-oblato, giallo-arancio con sovracolorazione rossa sul 30-40% nei frutti ben esposti; polpa aranciata, di buon sapore, consistente e resistente alle manipolazioni.
Produttività e Fruttificazione: autosterile, se adeguatamente impollinata produce costantemente con potenziale produttivo elevato; precoce nell’entrata in produzione, concentra la fruttificazione su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: varietà precoce, con frutto di bell’aspetto, resistente
alle manipolazioni. Interessante il potenziale produttivo e la precocità nel raggiungimento della fase di piena produzione.

 


PRIMIUS*

 

Origine: Marie_France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria media, portamento standard-assurgente.
Frutto: forma ellittica-ovata, a colorazione aranciata con sovraccolorazione rossa brillante sul 25-50% della superficie del frutto; sapore buono e aromatico.
Produttività e Fruttificazione: autofertile, produce bene su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: cultivar interessante per l’autofertilità e la costanza produttiva in epoca precoce. Adatta a tutte le zone di produzione.

 


RUBISTA® E140*

 

Origine: Marie_France BOIS, Francia.
Editore: IPS, Francia.
Albero: vigoria media, portamento standard-assurgente.
Frutto: forma ellittica, a colorazione rosso brillante sull’intera superficie del frutto; tipologia pomologica innovativa; sapore buono e aromatico.
Produttività e Fruttificazione: autofertile, produce bene su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: cultivar interessante per l’aspetto innovativo dei frutti, a colorazione completamente rossa brillante; il sapore è buono e aromatico. Autofertile, molto produttiva.

 


SAN CASTRESE

 


Epoca di maturazione: mediamente 30 giugno al Nord, 20 giugno al Sud.
Origine: cultivar napoletana, selezionata localmente.
Editore: libera da vincoli.
Albero: vigoria elevata, portamento espanso.
Frutto: rotondo-ovato, colorazione gialla senza sovracolore; sapore medio non acido; media tenuta in pianta.
Produttività e Fruttificazione: autocompatibile, produce costantemente su tutti i tipi di rami.
Giudizio d’insieme: varietà costantemente produttiva ed adatta a tutte le aree di coltivazione; la tipologia di frutto “non moderna” ne consiglia l’impianto soltanto in caso di produzioni destinate alla trasformazione industriale.

 


SOLEDANE*

 

Origine: CEP Innovation, Francia.
Editore: CEP Innovation, Francia.
Albero: vigoria media, portamento tendenzialmente espanso.
Frutto: pezzatura elevata, forma rotonda, buccia di colore arancio con rosso sulla parte esposta; polpa dolce, profumata, di ottimo sapore.
Produttività e Fruttificazione: autofertile, fruttifica su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: interessante nel periodo precoce per produttività ed aspetto dei frutti, molto buoni e di ottima resistenza alle manipolazioni, buona tenuta dei frutti in pianta. Il basso fabbisogno in freddo, quantificabile in 250 ore, ne consiglia la coltivazione nelle aree meridionali dove si giova della forzatura in serra per esaltarne la precocità.

 


SPRING BLUSH® EA3126TH*

 


Origine: Sarl Benoit Escande Editions, Francia.
Editore: Sarl Benoit Escande Editions, Francia.
Albero: vigoria medio-elevata, portamento standard-assurgente.
Frutto: pezzatura medio-elevata, forma rotondo-oblunga, buccia di colore arancio con rosso sul 30-50% della superficie; polpa molto soda, ad elevata tenuta, buon sapore acidulo.
Produttività e Fruttificazione: autosterile, fruttifica su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: interessante nel periodo precoce per produttività ed aspetto dei frutti, che mostrano ottima tenuta in pianta e resistenza alle manipolazioni.

 


STELLA*

 

Origine: Mario Gualandi, Italia.
Editore: Mario Gualandi per il territorio nazionale; concessa in esclusiva mondiale ai Vivai F.lli Zanzi.
Albero: vigoria media, portamento standard forma rotonda regolare, a colorazione giallo-aranciata uniforme; sapore buono.
Frutto: forma rotonda regolare, a colorazione giallo-aranciata uniforme; sapore buono.
Produttività e Fruttificazione: autofertile, produce bene su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: cultivar interessante per l’elevata e costante produzione (autofertile), con frutti di bella forma e buon sapore; si consiglia come impollinatore della cultivar Lunafull*.

 


TSUNAMI® EA5016*

 


Origine: Sarl Benoit Escande Editions,Francia.
Editore: Sarl Benoit Escande Editions, Francia.
Albero: vigoria medio-elevata, portamento standard-assurgente.
Frutto: pezzatura elevata, forma rotondo-ovata, buccia di colore arancio con rosso luminoso sul 60-70% della superficie; polpa aranciata, molto soda e succosa, di buon sapore dolce equilibrato (RSR 12-13°Brix).
Produttività e Fruttificazione: autosterile, fruttifica su dardi e rami misti.
Giudizio d’insieme: la prima albicocca che matura, produttiva con frutti di bell’aspetto, che mostrano ottima tenuta in pianta e resistenza alle manipolazioni; buono il sapore.

Gestione del suolo

È obbligatorio l’inerbimento invernale dell’interfila, ad eccezione dei primi quattro anni nel caso di nuovi impianti. Il diserbo chimico è ammesso solo lungo la fila con i prodotti indicati nelle Norme Tecniche di difesa delle colture e controllo delle infestanti.

Regolarizzazione del carico produttivo e della qualità della produzione

Nel corso della fioritura è consigliato sfalciare il prato per evitare la competizione con gli impollinatori. È inoltre raccomandata l’introduzione di 3-4 arnie / ha. Si consiglia il ricorso al diradamento manuale dei frutticini, da effettuarsi entro il mese di maggio, qualora il carico produttivo risultasse eccessivo per il raggiungimento di una adeguata pezzatura.

Per ciascun appezzamento irriguo si consiglia di effettuare il bilancio idrico tenendo conto dell’evapotraspirazione potenziale (ETP) corretta dai coefficienti colturali (Kc) riportati in tabella, e dalla piovosità del luogo.

MESE

APRILE

MAGGIO

GIUGNO

LUGLIO

AGOSTO

SETTEMBRE

Kc

0.93

1.0

1.09

1.11

1.11

1.05

Con gli impianti per aspersione il momento irriguo non dovrebbe essere precedente al raggiungimento del 30% della riserva utilizzabile (RU) e il volume irriguo non dovrebbe superare il raggiungimento della capacità di campo.

Con gli impianti a spruzzo il momento dell’irrigazione può coincidere con il raggiungimento del 50% della RU. In questo caso la definizione dei turni e dei volumi irrigui deve tenere in considerazione il volume di suolo effettivamente reidratato con l’irrigazione, ciò fa sì che turni e volumi sono di circa la metà rispetto all’irrigazione per aspersione nelle medesime condizioni.

Negli impianti a goccia l’irrigazione non deve essere iniziato prima che la RU non scenda sotto l’80%; il turno da seguire è di 1-2 giorni somministrando l’acqua evapotraspirata nel periodo corrispondente.

Fosforo e potassio

Nel caso non venga applicata la tecnica del bilancio, di seguito sono indicati i parametri standard per la concimazione fosfatica e potassica

albicocco - concimazione fosforo

albicocco - concimazione fosforo

Quantitativo di P2Oda sottrarre (-) alla dose standard:

Apporto di P2Ostandard in situazione normale per una produzione di: 10-16 t/ha:

DOSE STANDARD

Quantitativo di P2Oche potrà essere aggiunto (+) alla dose standard:

  • 10 kg: se si prevedono produzioni inferiori a 10 t/ha.

30 kg/ha: in caso di terreni con dotazione normale;

40 kg/ha: in caso di terreni con dotazione scarsa;

80 kg/ha: in caso di terreni con dotazione scarsissima;

15 kg/ha: in situazione di elevata dotazione del terreno.

  • 10 kg: se si prevedono produzioni superiori a 16 t/ha;

 

  • 10 kg: in caso di scarsa dotazione di sostanza organica (linee guida fertilizzazione);
  • 20 kg: in caso di terreni ad elevato tenore di calcare attivo.

Concimazione fosforo in allevamento:

1° anno: 15 kg/ha; 2° anno: 25 kg/ha.

 

albicocco - concimazione potassio

Quantitativo di K2O da sottrarre (-) alla dose standard:

Apporto di K2O standard in situazione normale per una produzione di: 10-16 t/ha:

DOSE STANDARD

Note incrementi

Quantitativo di K2O che potrà essere aggiunto (+) alla dose standard:

  • 30 kg: se si prevedono produzioni inferiori a 10 t/ha;
  • 30 kg: con apporto di ammendanti nell’anno precedente.

90 kg/ha: in caso di terreni con dotazione normale;

120 kg/ha: in caso di terreni con dotazione scarsa;

35 kg/ha: in situazione di elevata dotazione del terreno.

  • 30 kg: se si prevedono produzioni superiori a 16 t/ha.

Concimazione potassio in allevamento:

1° anno: 20 kg/ha; 2° anno: 40 kg/ha.

Concimazione di produzione

La definizione del piano di concimazione deve tener conto dei seguenti parametri:

  • diagnosi dello stato nutrizionale dell’impianto;
  • stima delle esigenze nutrizionali.

A sua volta la stima dello stato nutrizionale deve basarsi su:

  • analisi del terreno;
  • analisi visiva dello stato vegeto-produttivo;
  • analisi della qualità dei frutti.

Dopo l’impianto l’analisi del terreno deve essere ripetuta ogni 5 anni relativamente ai livelli di sostanza organica, P ass., K sc. e Mg sc.

 

L’analisi dello stato vegeto-produttivo andrebbe eseguita annualmente e comprende:

  • una valutazione di eventuali sintomatologie riferibili a carenze/eccessi nutrizionali;
  • un giudizio sullo sviluppo vegetativo;
  • un giudizio sul carico produttivo;
  • un giudizio sull’epoca della caduta autunnale delle foglie.

La concimazione fogliare è ammessa unicamente per prevenire carenze nutritive diagnosticate.

Concimazione preimpianto

  • Organica: è raccomandata la concimazione organica preimpianto con letami e compost maturi, soprattutto se il livello di sostanza organica è giudicato basso.
  • Minerale: da effettuarsi in base all’analisi del terreno; in ogni caso non deve mai essere somministrato azoto minerale; l’eventuale concimazione di arricchimento non deve esser tale da far superare nei primi 50 cm di suolo le seguenti soglie: K sc. > 3% CSC, Mg sc. > 6% CSC, P2O5 ass. (Olsen) 30 ppm.

Azoto

Nel caso non venga applicata la tecnica del bilancio, di seguito sono indicati i parametri standard per la concimazione

albicocco - concimazione azoto

Note decrementi

Quantitativo di AZOTO da sottrarre (-) alla dose standard in funzione delle diverse condizioni:

Apporto di AZOTO standard in situazione normale per una produzione di: 10-16 t/ha:

DOSE STANDARD:

75 kg/ha di N

Note incrementi

Quantitativo di AZOTO che potrà essere aggiunto (+) alla dose standard in funzione delle diverse condizioni. Il quantitativo massimo che l’agricoltore potrà aggiungere alla dose standard anche al verificarsi di tutte le situazioni è di: 50 kg/ha

  • 25 kg: se si prevedono produzioni inferiori a 10 t/ha;
  • 20 kg: in caso di elevata dotazione di sostanza organica (linee guida fertilizzazione);
  • 20 kg: nel caso di apporto di ammendanti nell’anno precedente;
  • 20 kg: in caso di eccessiva attività vegetativa.

 

  • 25 kg: se si prevedono produzioni superiori a 16 t/ha;
  • 20 kg: in caso di scarsa dotazione di sostanza organica (linee guida fertilizzazione);
  • 20 kg: in caso di scarsa attività vegetativa;
  • 20 kg: in caso di forte lisciviazione dovuta a surplus pluviometrico in specifici periodi dell’anno (es. pioggia superiore a 300 mm nel periodo ottobre-febbraio).

Concimazione Azoto in allevamento:

1° anno: 40 kg/ha; 2° anno: 60 kg/ha.

L’azoto dovrà essere somministrato esclusivamente in primavera, nel periodo che va dalla fioritura all’indurimento del nocciolo. Se la dose supera i 60 kg/ha è necessario frazionarla.

Concimazione di allevamento

La somministrazione di concimi minerali azotati deve essere frazionata e localizzata. La concimazione fosfatica è da attuarsi solo se non effettuata in preimpianto. In questo caso anch’essa va localizzata.

La somministrazione non localizzata di concimi minerali azotati è ammessa esclusivamente per l’impianto dell’inerbimento artificiale.