INTRODUZIONe
La protezione delle piante, ed in particolare la protezione del territorio su cui esse vengono coltivate è una esigenza sentita da tutti i paesi in cui l'agricoltura riveste un ruolo importante per l'economia nazionale.
Da ciò nasce la necessità di disporre di una efficiente organizzazione e di norme efficaci a contenere i danni causati dalle avversità parassitarie e a salvaguardare il proprio territorio dalla introduzione e diffusione di nuovi e pericolosi organismi nocivi ai vegetali.
Questa materia è disciplinata da una serie di norme internazionali, comunitarie e nazionali che trovano applicazione a livello regionale attraverso il Servizio Fitosanitario Regionale.
Per le nostre regioni disporre di un Servizio fitosanitario efficiente risulta strategico in particolare per due funzioni:
- assicurare a tutti gli acquirenti di piante la loro qualità e l'assenza di qualsiasi malattia pericolosa;
- garantire la funzione di controllo per il materiale vegetale che da tutto il mondo entra in Toscana.
La sorveglianza messa in atto per garantire la prima funzione rappresenta un tassello fondamentale per lo sviluppo delle esportazioni mentre le azioni di controllo e monitoraggio sono fondamentali per la prevenzione dalla diffusione di pericolose fitopatie e per la salvaguardia di tutte le piante spontanee e coltivate della Toscana.
La protezione del territorio dalla diffusione di parassiti di recente introduzione è affidata anche alla applicazione a scala regionale dei decreti di lotta obbligatoria emessi a livello statale. Il Servizio Fitosanitario Regionale ha il compito di monitorare il territorio per segnalare la presenza dei parassiti delle colture agrarie o forestali oggetto di quarantena e di lotta obbligatoria e di prescrivere le azioni necessarie alla eradicazione dei focolai o al contenimento delle infestazioni.
Monitoraggio in campo dei patogeni e dei fitofagi
Il rilievo dei parametri biologici direttamente in campo avviene attraverso un attento monitoraggio dei patogeni e dei fitofagi e l’osservazione della comparsa e dell’evoluzione degli stessi in campi spia non trattati.
Il monitoraggio dei patogeni fungini prevede sia lo studio della carica fungina nell'aria mediante l'utilizzo di captaspore volumetrici appositamente posizionati nelle vicinanze di appezzamenti (è possibile che si avvii un'infezione fungina solo quando, su una cultura suscettibile alla malattia ed in seguito ad un evento piovoso, ci sono spore fitopatogene nell'aria) che specifici rilievi in campo. La comparsa e l’evoluzione di una patologia vengono rilevate in “campi spia”, parti di appezzamenti di almeno 10 mq di superficie su cui non viene eseguito alcun tipo di trattamento. Ogni settimana i tecnici esperti eseguono rilievi relativamente alle malattie fungine e batteriche e ai fitofagi più importanti, stimando l’entità dei danni mediante specifici protocolli stabiliti nell’ambito del progetto promosso dal CRPV sul monitoraggio agro-fenologico e dei parassiti delle colture agrarie.
La presenza dei fitofagi, invece, viene monitorata attraverso l’osservazione diretta della coltura o l’utilizzo di trappole a feromone o con attrattivo alimentare che permettono di catturare gli adulti maschi della specie parassita allo scopo di definire l’entità della popolazione e di seguire i voli delle diverse generazioni. Questo dato permette di individuare il periodo di ovideposizione e di nascita larvale che è fondamentale per posizionare in modo corretto i trattamenti insetticidi in funzione dell’attività specifica della sostanza attiva utilizzata (ovicida, larvicida, ovo-larvicida, adulticida).
Espressione della soglia d'intervento
L'espressione della soglia d'intervento varia da caso a caso in funzione dell'agente di danno, della coltura da proteggere, dei mezzi tecnici e della competenza a disposizione dell'agricoltore. In ogni caso si tratta di una stima basata sul monitoraggio della dinamica delle popolazioni o sul rilevamento diretto del danno su un campione rappresentativo.
Sono esempi di monitoraggio della dinamica di popolazione i seguenti:
- Cattura e conteggio delle spore disseminate nell'aria. È una metodologia impiegata nella difesa contro alcune crittogame, ad esempio la Ticchiolatura delle pomacee (Venturia inaequalis).
- Cattura e conteggio degli adulti, di entrambi i sessi o del sesso maschile. È una metodologia impiegata nella difesa contro diversi insetti fitofagi.
Sono esempi di rilevamento diretto del danno, previo campionamento, i seguenti:
- Numero di germogli attaccati per pianta
- Numero di frutti o foglie con infestazioni attive (in percentuale sul totale del campione)
- Numero di piante attaccate per unità di superficie
- Numero di larve o neanidi per foglia
A prescindere dalla metodologia usata, in ogni modo è essenziale che si rispettino specifici requisiti, in particolare per riprodurre le condizioni di ripetibilità e rendere facilmente eseguibile il rilevamento.
Il campionamento o il monitoraggio si devono eseguire rispettando una procedura standard in modo da riprodurre le condizioni che hanno portato alla formulazione della soglia d'intervento. Ad esempio, il prelievo di campioni di frutti per rilevare le infestazioni attive deve essere rappresentativo e non deve essere falsato da una scelta condizionata. Ad esempio si può procedere prelevando a caso (possibilmente senza guardare per non subire condizionamenti) un frutto da ogni pianta o ogni gruppo di piante su tutto il frutteto; dal campione raccolto si separa poi casualmente un campione più ristretto da esaminare direttamente (es. 100-200 frutti). Un altro esempio riguarda la disposizione delle trappole per il monitoraggio degli adulti: nel caso di adulti volanti e con l'impiego di attrattivi chimici (es. feromoni) può essere sufficiente disporre 1-3 trappole per ettaro (secondo le specie), mentre con l'impiego di attrattivi cromatici è necessaria una maggiore densità a causa del minor raggio d'azione. La metodologia elaborata deve essere di semplice applicazione e non dovrebbe richiedere l'impiego di strumenti sofisticati (es. stereoscopi). Nei limiti del possibile si devono pertanto privilegiare i metodi che richiedono un semplice esame visivo ad occhio nudo.
Determinazione della soglia d'intervento
La determinazione della soglia d'intervento è il traguardo di lunghe sperimentazioni finalizzate alla costruzione di una casistica, riferita a contesti ordinari e di consistenza tale perché si possa giungere all'estrapolazione di risultati significativi e rappresentativi.
Poiché la soglia d'intervento si applica in contesti operativi, la sua determinazione si estrapola da realtà specifiche, perciò il suo valore va considerato come linea d'indirizzo in situazioni che si discostano da quelle ordinarie. La soglia d'intervento infatti può cambiare in funzione delle realtà territoriali, delle cultivar, del tipo di utilizzazione del prodotto, del tipo di strategia di difesa che s'intende adottare, ecc. Ad esempio, la soglia d'intervento per la difesa di una determinata coltura cambia secondo la destinazione del prodotto: il consumo diretto o la trasformazione industriale di un frutto o di un ortaggio richiedono requisiti merceologici differenti, perciò le soglie d'intervento possono differenziarsi (in genere è molto più bassa nel primo caso).
La determinazione della soglia d'intervento è una comparazione economica che prende in considerazione valori monetari di fattori produttivi e di prodotti. Dal momento che tali valori monetari hanno nel tempo andamenti differenziati, è evidente che la soglia d'intervento sia suscettibile di variazioni nel tempo. Ad esempio, se nel tempo si verifica, come spesso avviene nel settore agricolo, un aumento dei prezzi dei mezzi tecnici (fitofarmaci, carburanti) e una riduzione dei prezzi dei prodotti agricoli alla produzione, la soglia d'intervento è destinata inevitabilmente ad aumentare nel tempo.
In definitiva la soglia d'intervento è un valore di riferimento che può essere, secondo esigenze e contesti specifici, aumentato o ridotto, senza però snaturarne l'entità: l'interpretazione di una soglia d'intervento rappresenta una stima più o meno soggettiva ed è perciò tanto meno affidabile quanto più ci si discosta dal valore di riferimento.
Non molti anni fa la difesa fitosanitaria veniva identificata esclusivamente con la lotta chimica, spesso indiscriminata, che aveva come obiettivo l'eliminazione degli insetti dannosi. Questo tipo di approccio ha portato grossi squilibri all’ecosistema, per cui oggi nasce la necessità di impostare la difesa fitosanitaria utilizzando sistemi di lotta integrati, utilizzando tecniche di controllo di tipo chimico associate a varie metodologie di lotta rispettose dell’ambiente, quali ad esempio quelle biologiche e agronomiche.
Un'aspetto molto importante, per l'adozione di sistemi di difesa eco-compatibili, è quello che prevede il monitoraggio della popolazione di parassiti, attività che viene svolta presso numerosi centri dell'Agenzia.
Le azioni si basano sull'osservazione degli andamenti meteorologigi e sull'utilizzo di trappole da posizionare nelle zone strategiche del territorio oggetto del monitoraggio, tenendo conto delle fasi fenologiche della coltura.
La conta degli insetti catturati permette di stabilire l'eventuale superamento della soglia di pericolosità, accertata mediante l'analisi dei frutti e/o parti di pianta, cui può seguire la divulgazione degli idonei consigli sugli interventi da effettuare.
A tal fine alcuni centri pubblicano avvisi o bollettini agrometeorologici, disponibili nelle sezioni del sito Consigli colturali, Agenda e Argomenti.
Il monitoraggio, al quale partecipano attivamente anche gli imprenditori, viene svolto per alcuni insetti sulle principali colture.
Lo stato di salute delle coltivazioni è condizionato notevolmente dalla presenza endemica di alcuni parassiti; la facilità con cui, spesso, questi ed altri patogeni e parassiti aggrediscono le coltivazioni dipende soprattutto dall'assenza di corrette tecniche di gestione colturale, dall'invecchiamento dei soprassuoli e, più in generale, da una situazione di stress ambientale cui sono sottoposte numerose aree agricole.
In conseguenza di ciò, si assiste ad un'alterazione degli equilibri ecologici dell'ecosistema-agricolo, che comporta ripercussioni negative sui servizi che esso fornisce in termini di produzione alimentare, di protezione idrogeologica e di stabilità dei versanti, di funzione turistico-ricreativa e paesaggistica.
Agrometeo
La piattaforma Internet www.agrometeo.ch mette a disposizione per tutta la Svizzera misurazioni meteorologiche.
La rete attuale è composta da una cinquantina di stazioni meteorologiche in Svizzera romanda ed in Ticino e da una settantina di stazioni in Svizzera tedesca. I dati provenienti dalle stazioni meteo sono integrati nei modelli per le prognosi. Attualmente sono messi a disposizione i modelli per la peronospora della vite, la ticchiolatura del melo, il fuoco batterico e la tignoletta dell'uva.
SOPRA: Strumento di previsione di insetti patogeni nei frutteti
Lo strumento di previsione SOPRA è stato sviluppato da Agroscope con l'obiettivo di ottimizzare la tempestività nel monitoraggio, nella gestione e nell'applicazione delle misure di controllo delle malattie da insetti nei frutteti della Svizzera.
SOPRA si basa su modelli di simulazione regolati dalla temperatura e permette la previsione di eventi importanti nel ciclo di sviluppo degli organismi nocivi.
Sulla base dei dati meteorologici locali di 14 stazioni climatiche di tutte le regioni importanti, viene simulata la distribuzione per classe d'età della popolazione degli insetti e vengono annunciati gli eventi rilevanti per l'applicazione delle misure di gestione.
Oltre alla previsione degli insetti patogeni e dell'interpretazione delle previsioni, SOPRA offre anche ulteriori informazioni illustrate sulla biologia, su metodi di controllo e misure di lotta per le varie specie.
SOPRA serve come supporto di decisione per gli insetti patogeni più diffusi nei frutteti delle valli alpine e nord delle Alpi. SOPRA verrà in futuro ulteriormente sviluppata.
Presupposti
La lotta guidata nasce con l'introduzione di una comparazione tra costi e benefici del trattamento chimico che si concretizza nel concetto di soglia d'intervento.
La lotta a calendario, infatti, è svincolata dalla presenza o meno del fitofago o del fitopatogeno da controllare: il trattamento chimico, eseguito a scopo preventivo, mira a impedire sul nascere gli attacchi parassitari a prescindere che ne sia stata accertata la necessità. Questo criterio esula del tutto da ogni considerazione economica: il trattamento si esegue anche quando non è necessario perché per giustificarlo è sufficiente la suscettibilità della coltura ad un eventuale danno di qualsiasi entità. Questo va ovviamente a scapito dell'ambiente, nel quale vengono immesse quantità non necessarie di xenobiotici.
L'applicazione del concetto di soglia d'intervento introduce un criterio economico nella valutazione della necessità dell'intervento fitoiatrico. Il trattamento chimico comporta dei costi variabili, rappresentati dalle spese vive per l'acquisto del fitofarmaco, per il consumo di carburante, per la manutenzione delle macchine impiegate e dai costi impliciti o espliciti della distribuzione (lavoro, amministrazione). Tale costo va comparato con il danno effettivamente causato alla produzione agricola dall'avversità specifica in assenza del trattamento: se il costo del trattamento è superiore al danno economico l'intervento si rivela inutile e antieconomico.