file-pdf angle-right
  • Home
  • IPM (Produzione Integrata)
    • Suolo & acqua
      • Generale
      • Concimazione
      • Sostanza organica
      • Irrigazione
      • Impianti
      • Cover Crop
    • Salute della pianta
      • Monitoraggio
      • Biostimolanti
      • Difesa
      • Ormoni
      • Corroboranti
      • Sostanze di Base
      • Il Rame
      • Lo Zolfo
      • Nutrizione fogliare
      • Senza categoria
    • Ambiente
      • Buone pratiche
      • Direttive
      • Biodiversità
      • Clima
      • Scelte varietali
  • Prodotti biologici
  • Principi attivi
  • Avversità
  • Erbe infestanti
  • Erbicidi
  • Schede colturali
Logo Agrimont

Sistema di Supporto Decisionale (DSS) per Produzioni Bio & Integrate

Login
Seguici su Facebook

Fonte: Periodico "Vigne Vini & Qualità"
Articolo a cura di Simone Martarello

 

Tante le applicazioni di agricoltura smart a disposizione dei viticoltori. Ma la diffusione è ancora minima.

 

Forse per nessuna coltura come la vite è importante avere la possibilità di monitorare con precisione ciò che avviene tra i filari per permettere agli agricoltori di intervenire in maniera efficace e soprattutto tempestiva, in particolare quando si tratta di azioni per la difesa. Sensori, centraline meteo, droni, telecamere, sistemi di supporto alle decisioni e app sono strumenti di cui ormai non si può più fare a meno per condurre un vigneto in maniera redditizia e sostenibile. Ma, concretamente, i viticoltori italiani su quali strumenti possono contare?

I numeri in Italia

Finalmente una ricerca mette nero su bianco lo stato dell'arte della smart farm in Italia, evidenziando numeri in netto contrasto tra loro. Sessanta su 480 delle nuove imprese fornitrici di tecnologie per migliorare l'efficienza e la sostenibilità delle produzioni agricole nate dal 2011 in poi in tutto il mondo sono italiane, vale a dire il 12,5% del totale. Ma questa offerta, per ora, non si trasferisce in campo: solo l'1% della superficie agricola della penisola è gestita con sistemi avanzati, troppo poco per una nazione che fa dell'agricoltura e dell'agro-alimentare di qualità un pilastro dell'economia (produzione, trasformazione e distribuzione valgono 300 miliardi di euro, l'11,3% del Pil).


Queste alcune delle evidenze contenute nella ricerca dell'Osservatorio Smart AgriFood della School of Ma­nagement del Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise dell'Università degli Studi di Brescia presentati al convegno Coltiva dati. Raccogli valore. La trasformazione digitale dell'agroalimentare (Milano, gennaio 2018).


Agricoltura di precisione al top

Le tecnologie dell'agricoltura di precisione (che sfrutta Internet of Things e Big Data Analytics) e quelle dell'agricoltura interconnessa (il cosiddetto Internet of Farming) costituiscono l'agricoltura 4.0 che, attraverso l'analisi incrociata di fattori ambientali, climatici e colturali, consente di stabilire il fabbisogno irriguo e nutritivo delle coltivazioni, prevenire patologie, identificare infestanti prima che proliferino, compiere interventi mirati, risparmiare tempo e risorse, incidere sulla qualità dei prodotti, oltre a migliorare la resa delle coltivazione e le condizioni di lavoro.

 

L'Osservatorio Smart AgriFood ha censito 220 soluzioni offerte in Italia da più di 70 aziende, di cui soltanto 1'11% abilita l'In­ternet of Farming, mentre l'89% supporta verticalmente l'agricoltura di precisione. Circa l'80% delle soluzioni offerte è applicabile in fase di coltivazione e solo il 12% in quella di pianificazione.

 

La maggior parte delle soluzioni (50%) è utilizzabile a prescindere dal settore agricolo, mentre il 27% è specificamente rivolto all'ortofrutticolo, il 25% al cerealicolo, il 16% al vitivinicolo.

 

In termini di attività, il 48% delle soluzioni abilita mappatura e monitoraggio di terreni e coltivazioni, il 42% monitoraggio e controllo del movimento e delle attività di macchine e attrezzature in campo e il 35% irrigazione e fertilizzazioni mirate.



La ricerca fa notare anche che l'adozione dell'agricoltura 4.0 in Italia incontra diversi ostacoli. Una barriera culturale nei confronti dell'innovazione e una limitata consapevolezza dei benefici, ma anche una certa immaturità da parte degli attori dell'offerta, che solo oggi si stanno strutturando per proporre soluzioni effettivamente in linea con i fabbisogni della domanda. C'è poi la ridotta dimensione media delle aziende agricole e la conseguente difficoltà a investire e apprezzare i benefici delle tecnologie di precisione.


Vigneti SMART di tutte le dimensioni

Esistono diversi esempi di aziende vitivinicole che nel corso degli anni hanno adottato soluzioni innovative per la gestione dei propri vigneti. E non sempre le dimensioni contano: Tenuta Santa Scolastica, piccola azienda viticola delle colline di Reggio Emilia che coltiva 3 ettari di Pinot Nero, utilizza una soluzione di monitoraggio del vigneto per la previsione dell'insorgenza di malattie fungine, tramite l'installazione di alcuni sensori in campo e la conseguente analisi dei dati raccolti, realizzata con specifici algoritmi che indicano il momento opportuno per effettuare i trattamenti.

 

Ma anche una grande realtà come Berlucchi (circa 550 ettari di vigneto suddivisi in quasi 800 appezzamenti in Franciacorta) ha introdotto l'agricoltura di precisione dall'inizio degli anni Duemila. L'uso di mappe di vigore e la gestione della variabilità degli input hanno generato benefici quanti-qualitativi associati a un minore spreco di risorse produttive (in particolare fertilizzanti) e alla maggiore omogeneità del vigneto e del vendemmiato.

Soluzioni 4.0 per il vigneto

I più popolari

Scopri quali sono le schede più visitate dagli utenti di Agrimag.it

Carota (Daucus carota)
Papavero ibrido (Papaver hybridum)
Elafobosco (Pastinaca sativa)
Forasacco dei tetti (Bromus tectorum)
Cicerbita (Sonchus asper)
Malva (Malva silvestris)
Veronica opaca (Veronica opaca)
Menta dei campi (Mentha arvensis)
Pesco (Pesco)
Olivo (Olivo)
Vite ad uva da vino (Vite ad uva da vino)
Melo (Melo)
Fragola (Fragola)
Ciliegio (Ciliegio)
Albicocco (Albicocco)
Pero (Pero)
Deltametrina (insetticidi)
Abamectina (acaricidi)
Glifosate (erbicidi)
Bicarbonato di sodio (corroboranti)
Estratto d'aglio (nematocidi)
z-8-dodecen-1-olo (feromoni)
Adalia bipunctata (ausiliari biologici)
Rame (nutrizionali)
Occhio di pavone (Spilocaea oleaginea)
Cracking (Cracking)
Cocciniglia farinosa della vite (Planococcus ficus)
Muffa grigia o Botrite (Botrytis cinerea)
Mosca dell'olivo (Bactrocera oleae)
Mosca della frutta (Ceratitis capitata)
Bolla del pesco (Taphrina deformans)
Mal dell'esca (Mal dell'esca)

Chi siamo



Da oltre 30 anni, con il nostro team di tecnici operiamo in agricoltura con serietà e impegno, acquisendo esperienza e conoscenza in fitoiatria, fisiologia e nutrizione vegetale.

Grazie a queste doti, la lunga esperienza tecnica e conoscenza acquisita in campo, la collaborazione con persone brillanti, creative e dinamiche, abbiamo sviluppato questa piattaforma informatica DSS (Decision Support System), unica nella sua completezza ed accessibilità, che in breve tempo è diventata un indispensabile strumento decisionale per migliaia di operatori iscritti e che punta a trasformarsi presto nel principale riferimento tecnico e commerciale di molteplici realtà agricole e non.

Footer

Contattaci

Login

Accedi ai contenuti PREMIUM di Agrimont

Crea un account

Crea gratuitamente un account per visualizzare una serie di contenuti extra