Fonte: periodico "Agricommercio e Garden Center"
Articolo a cura di Elena Astrua Testori, Daria Orfeo - Agronomo, P.A.I. Chem
In attesa del nuovo regolamento europeo sui fertilizzanti, questi prodotti sono disciplinati dal dlgs 75 del 29 aprile 2010
Sono tanti i prodotti in commercio per i quali, sulle confezioni e nelle schede tecniche, si trovano dichiarate proprietà biostimolanti, ma bisogna fare attenzione perché un prodotto "biostimolante" deve risultare conforme a quanto prescritto dalla normativa di riferimento. Infatti la produzione e la commercializzazione dei biostimolanti è disciplinata dal decreto legislativo 29 aprile 2010, n.75 Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell'articolo 13 della legge 7 luglio 2009, n. 88.
Vediamo cosa prevede il quadro normativa.
Innanzitutto i biostimolanti sono inseriti in allegato 6 "prodotti ad azione specifica", e in questa categoria rientrano tutti quei prodotti che apportano ad un altro fertilizzante, al suolo o alla pianta, sostanze che favoriscono o regolano l'assorbimento degli elementi nutritivi o correggono determinate anomalie di tipo fisiologico.
I biostimolanti inseriti attualmente in legge sono dieci e, nello specifico, sono compresi nei prodotti ad azione specifica su pianta. Teniamo ben presente che esclusivamente per questi prodotti è possibile dichiarare proprietà biostimolanti.
Per ogni tipologia di biostimolante la normativa specifica la composizione, il titolo minimo in elementi e in sostanze utili oltre ad ulteriori requisiti richiesti, specificando anche le dichiarazioni obbligatorie e facoltative che devono essere riportate in etichetta. Infatti tutti i prodotti fertilizzanti immessi in commercio, sia venduti che ceduti a titolo gratuito, devono essere identificati ed etichettati secondo le specifiche previste.
IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO
Le dichiarazioni (l'identificazione) devono comparire nelle eti- chette nel caso dei prodotti confezionati o nei documenti di accompagnamento nel caso in cui vengano commercializzati sfusi.
Tutti i prodotti devono riportare inoltre il nome o la ragione sociale o il marchio depositato nonché l'indirizzo del fabbricante e il peso. Per i biostimolanti è obbligatorio anche descrivere in etichetta dosi d'impiego e modalità d'uso.
Ricordiamo che la dichiarazione di tali indicazioni rappresenta una garanzia per il rivenditore e soprattutto per il consumatore al quale deve essere fornito un materiale conforme all'uso e alle caratteristiche tecniche indicate. Inoltre è importante sapere che le eventuali dichiarazioni di carattere commerciale o le indicazioni d'impiego non devono contraddire o alterare le dichiarazioni obbligatorie e facoltative, e che inoltre è vietato l'utilizzo di termini che fanno riferimento ad azioni del prodotto di tipo fitosanitario, dato che si tratta di fertilizzanti. Nella legge sono specificati altresì le tolleranze ai titoli dichiarati, ovvero di quanto il valore dichiarato potrà discostarsi dal valore riscontrato ad un controllo ufficiale del prodotto.
Per i prodotti destinati all'agricoltura biologica la normativa prevede una tabella dedicata, riportata in allegato 13, nella quale risultano elencati i biostimolanti consentiti nei sistemi di coltivazione biologica, indicando gli eventuali requisiti aggiuntivi e le restrizioni d'uso previste dal reg. Ce 889/2008.
Il fabbricante, ovvero il responsabile dell'immissione in commercio, dovrà essere iscritto al "Registro dei Fabbricanti di Fertilizzanti" e il prodotto, col suo nome commerciale, dovrà risultare iscritto nel "Registro dei Fertilizzanti" che, a seconda dell'ambito di utilizzo, è suddiviso in due sezioni, rispettivamente per i prodotti impiegabili in agricoltura convenzionale e per quelli utilizzabili nelle coltivazioni biologiche.
I Registri sono stati istituiti dal Ministero delle politiche agricole e sono disponibili in consultazione libera sul portale mipaaf.sian.it, piattaforma che consente un punto di accesso immediato alle informazioni e ai servizi resi disponibili in rete dalla Pubblica amministrazione Centrale.
Conoscere la normativa di riferimento è importante poiché la non conformità dei prodotti comporta delle sanzioni, che non si applicano al commerciante che detiene, pone in vendita o comunque distribuisce per il consumo fertilizzanti in confezioni originali, solo nei casi in cui la non osservanza delle norme riguardi i requisiti intrinseci o la composizione dei prodotti.
In tutti gli altri casi invece (errori di etichettatura, mancata registrazione, ecc...) potrebbe configurarsi una possibile conseguenza sanzionatoria anche per il rivenditore.
Esempio di etichetta Biostimolante - TIPO: Epitelio animale idrolizzatoPRODOTTO AD AZIONE SPECIFICA Epitelio animale idrolizzato solido CONSENTITO IN AGRICOLTURA BIOLOGICAMaterie prime: proteine idrolizzate concentrazione massima in mg/kg di s.s. di Cr = non rilevabile. Dosaggi e modalità d'uso: particolarmente adatto nelle fasi di crescita, al trapianto, durante lo sviluppo vegetativo, in fioritura, allegagione e durante la maturazione del frutto, nonché in situazioni di stress causate da condizioni climatiche avverse, è utilizzabile in tutti i tipi di colture.
Fabbricante: XXX Peso netto 5 kg |
BIOSTIMOLANTE TIPO:EPITELIO ANIMALE IDROLIZZATO L'epitelio animale idrolizzato è un prodotto costituito da idrolizzato proteico e contiene una miscela di amminoacidi liberi, peptidi a corta catena, polipeptidi (sequenze di amminoacidi) ottenuti a partire da proteine di origine animale, attraverso una reazione di idrolisi.
Gli idrolizzati proteici agiscono migliorando l'efficienza nell'uso dell'azoto e stimolano direttamente La fotosintesi e la crescita delle piante. Gli amminoacidi contenuti potranno essere destrogiri (D-a) o levogiri (L-al, forma utilizzabile direttamente dalle piante per la sintesi proteica.
Le piante sono in grado di assimilare amminoacidi e peptidi dalle radici e, tramite la superficie fogliare, di assorbirli attraverso la cuticola e le cellule epidermiche. Questi prodotti possono dunque essere distribuiti in applicazioni fogliari oppure in fertirrigazione (al terreno).
Ai peptidi a corta catena è stata anche attribuita un'attività orma-simile (hormone-like activity), in particolare è stato messo in evidenza un comportamento analogo all'auxina e alla gibberellina. |
Sono quindi particolarmente efficaci nelle fasi di crescita, al trapianto, in fioritura, in allegagione e nella maturazione dei frutti, nonché nelle situazioni di stress causate da condizioni climatiche avverse. È un prodotto consentito in agricoltura biologica.
Oltre a quelle obbligatorie, altre informazioni su questo tipo di prodotto presenti solitamente sulla confezione sono il contenuto in sostanza organica totale, oppure in amminoacidi totali e liberi, il peso medio degli idrolizzati, l'aminogramma con i rapporti glicina/prolina. |