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Fonte: Periodico "Fertilizzanti"
Articolo a cura di Silvio Fritegotto www.fritegotto.it


Differenti interventi per varietà precoci, intermedie e tardive. Importante la determinazione delle asportazioni per il calcolo delle dosi di concimazione e fertirrigazione


Per la maggior parte dei nuovi impianti arborei investiti a pesco e nettarine, non è più una novità la loro realizzazione con moderni impianti di irrigazione a goccia. Con questa tecnica si è anche diffusa la pratica della fertirrigazione come tecnica innovativa di concimazione di precisione. Sono indubbi i vantaggi offerti con l'irrigazione a goccia e la fertirrigazione. Fra questi la possibilità di migliorare la distribuzione dell'acqua e di controllare con elevata accuratezza il dosaggio e i tempi di applicazione dei concimi e dell'acidificazione dell'acqua irrigua.

Fasi fenologiche del pesco

Per la maggior parte delle cultivar di pesco il ciclo biologico inizia con la fioritura tra la fine di febbraio e la fine di marzo. I fiori sbocciano prima della comparsa delle foglie, mentre la maturazione dei frutti avviene dall'inizio di maggio per tutta l'estate fino a settembre per le cultivar più tardive. La caduta delle foglie inizia alla fine di ottobre e dura fino agli inizi di dicembre. La differenziazione delle gemme a fiore inizia nel mese di giugno e prosegue per tutto il periodo vegetativo.


Il ciclo biologico del pesco si può considerare sud-diviso in cinque stadi fenologici:

  1. dal risveglio vegetativo alla comparsa dei fiori;
  2. dalla fioritura alla formazione di germogli di 10 cm di lunghezza;
  3. dai germogli di 10 cm alla fase di indurimento del nocciolo dei frutticini;
  4. dall'indurimento del nocciolo dei frutti alla fine della raccolta;
  5. dalla fine della raccolta alla fine del periodo vegetativo.

Le condizioni climatiche italiane sono ideali per la coltivazione del pesco, che infatti preferisce un clima mite, ma può anche sopportare temperature basse con minime invernali anche -15 e -18° C.

 

Il pesco ha un fabbisogno di freddo di circa 800-1.300 ore di freddo con temperature al di sotto di +7° C per poter fiorire e produrre normalmente.

Soffre le gelate tardive primaverili a causa della precoce fioritura. Il pesco predilige i terreni di medio impasto tendenti allo sciolto, ben provvisti di sostanza organica, con sottosuolo permeabile e con un pH neutro. Soffre l'asfissia radicale, e quindi sono da evi¬tare i ristagni idrici.

 

Le pesche si dividono in tre categorie principali: la pesca comune, le nettarine o pesche noci e le percoche. Queste categorie possono essere divise ulteriormente a seconda del periodo di maturazione:

  • a maturazione molto precoce (maggio-giugno);
  • a maturazione intermedia (luglio-agosto);
  • a maturazione tardiva (settembre).

Le pesche comuni e le percoche hanno la buccia vellutata, mentre le nettarine hanno la buccia liscia; tutti i tipi possono avere polpa bianca o gialla.

Le percoche di norma vengono utilizzate dall'industria conserviera.


Nutrizione e concimazione

La determinazione delle asportazioni e il calcolo delle dosi per la concimazione sono di difficile generalizzazione per la notevole variabilità di condizioni climatiche in cui si sviluppa la peschicoltura, per le diverse pratiche agronomiche, per la scelta varietale e dei portainnesti.

 

I livelli di produzione risultano minori per le cultivar precoci mentre tendono ad aumentare per quelle tardive fino a 30-40 t/ha. Di conseguenza, le indicazioni qui riportate sono da considerarsi assolutamente generali e da valutarsi caso per caso (cfr. Tabelle i e 2).


Tabella 1 - Asporti medi di nutrienti (valori espressi da diversi autori. Unità di misura Kh/Ha)

Autore Prod. (t/ha) N P2O5 K2O CaO MgO
Liwerant 30 100-150 30-35 150-180 180-200 30-35
Valli & S. 25-40 125-190 30-40 125-240 / /
AA.VV 30-40 120-200 30-50 150-240    

 

Tabella 2- Asporti medi di nutrienti (valori espressi da diversi autori. Unità di misura Kg/Ha)

Autori Prod. (t/ha) N P2O5 K2O CaO MgO
Gurovich L 1992 28-32 135-175 62-80 300-400 / 40-45
Gurovich L 1992 15-20 65-100 30-45 200-300 / 10-30
Arvan 30 70 70 210 / /
AA.VV 30 150-180 60-90 180-210 80-120 /

Sorvoliamo le tecniche concernenti il sistema d'allevamento, la potatura, il diradamento ecc. per soffermarci su concimazione e irrigazione, e su come queste si rapportano con le esigenze di cui sopra.

  • Concimazione. Con le nuove tecniche di coltivazione, con sesti di impianto più ridotti, il periodo di allevamento è diminuito quasi a un solo anno di vegetazione, pertanto fin dal primo anno si deve intervenire con la concimazione in funzione della produzione.
  • Irrigazione. Per la fertirrigazione di un pescheto in produzione di maturazione intermedia, con una produzione di 30 t/ha è necessario con un apporto nutritivo in N di 130 unità, in P2O5 di 58 unità, in K2O di 260 unità e in MgO di 38 unità. Non consideriamo necessario l'apporto di CaO perché valutiamo il contenuto di Calcio nell'acqua di irrigazione.

Il ciclo vegetativo è suddiviso in cinque fasi fonologiche. Ogni fase fenologica ha una durata in giorni, che deve essere valutata e adattata dal tecnico per ogni singola varietà e areale di coltivazione.

 

A ogni fase fenologica corrisponde in percentuale, uno specifico apporto azotato. In funzione del rapporto nutritivo tra gli elementi da fornire (N, P2O5, K2O, MgO), secondo le esigenze indicate nella Tabella 3, si considera l'azoto come l'elemento principale che svolge un'azione predominante in modo proporzionale sulla quantità degli altri elementi da apportare.

 

In sintesi, gli elementi nutritivi verranno apporta-ti in fertirrigazione, sempre con un rapporto vicino ai valori 1:0,45:2:0,3 per tutto il ciclo colturale.


Tabella 3 


Piano di calcolo degli elementi nutritivi da apportare ad ogni singola fase fenologica

Fasi fenologiche Giorni Apporto
di N totale
Nutrienti da fornire (kg/ha)
N P2O5 K2O MgO CaO
Fino alla prima comparsa dei fiori 15 0% 0 0 0 0 0
Fino ai 10 cm dei germogli 19 10% 13 5,9 26 3,9 0
Fino all'indurimento del nocciolo 20 15% 19,5 8,8 39 5,9 0
Fino alla fine della raccolta 83 30% 39 17,6 78 11,7 0
Fino alla fine della stagione 115 45% 58,5 26,3 117 17,6 0
TOTALE 252 100% 130 58,5 260 39 0


Fonte: Gurovich Luis 1997


Tabella 4

Piano di calcolo fertilizzanti e quantità giornaliera

Fasi
fenolo-
giche
Fertilizzanti da applicare (kg/ha) Fertiliz.
Tot (kg/ha)

N.
appl.
(gg)

kg/ha/
giorno
KNO3 MKP Mg
(NO3)2
Ca
(NO3)2
NH4NO3
1 0 0 0 0 0 0 0 0
2 48,2 11,3 26 0 11,4 96,8 19 5,1
3 72,3 16,9 39 0 17,1 145,3 20 7,3
4 144,6 33,8 78 0 34,2 290,5 83 3,5
5 216,9 50,6 117 0 51,3 435,8 115 3,8
TOTALE 482,1 112,5 260 0 113,9 968,5 252 19,7

Una volta definite le quantità degli elementi nutritivi da apportare per ogni singola fase vegetativa, è sufficiente decidere quali fertilizzanti utilizzare e con quale turno irriguo intervenire.

 

Per esempio, se decidiamo di utilizzare i seguenti fertilizzanti, come riportato nella Tabella 4 (nitrato di potassio, fosfato monopotassico, nitrato di magnesio, nitrato di calcio, nitrato ammonico 34), sappiamo per ogni fase fenologica quanto fertilizzante apportare e anche la quantità da distribuire per ogni singolo giorno.


Se fertirrighiamo ogni settimana è necessario moltiplicare il valore kg/ha/giorno per 7 giorni.

 

È possibile avvicinarsi a una corretta valutazione dei fabbisogni nutritivi della coltura grazie ai risultati ottenuti dai seguenti metodi analitici:

  • analisi chimica e fisica del terreno, al fine di conoscere meglio il contenuto nutritivo, la reazione, il calcare attivo, fa tessitura e la struttura, la CSC, la salinità ecc.;
  • analisi chimica dell'acqua di irrigazione, al fine di valutare principalmente, la reazione pH, la EC, il contenuto di Bicarbonati e di Calcio e Magnesio.


Fertirrigazione

I fabbisogni idrici del pesco variano secondo diversi fattori: terreno, piovosità, portinnesto, varietà, gestione del suolo ecc.

 

È stato calcolato che un ettaro di pescheto in produzione consuma da 2.500 a 4.500 m3 d'acqua pari a 250-450 mm di pioggia. Nel calcolo del volume di acqua irrigua bisogna considerare il sesto di impieanto (con un'interfila di 4 metri, per esempio, l'apparato radicale delle piante non interessa tutta la superficie di 10mila m2 ma una superficie minore). Inoltre le piante utilizzano solo una parte dell'acqua che arriva loro per le precipitazioni o per l'irrigazione, per colpa di fenomeni di deriva o dilavamento. 

 

La distribuzione del totale volume di adacquamento deve differenziarsi in funzione delle diverse situazioni:

  • più frequente nei terreni sciolti che in quelli compatti;
  • più concentrata in primavera-inizio estate per le varietà precoci;
  • abbondante nella fase di fioritura;
  • scarsa fino all'indurimento del nocciolo;
  • più elevata durante l'accrescimento del frutto nel mese che precede la raccolta - ancora limitata dopo la raccolta seppur continua, per favorire la differenziazione delle gemme e l'accumulo di sostanze di riserva.

 

La fertirrigazione e la concimazione del pesco

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