Cocciniglia tubercoliforme (Pollinia pollini) Avversità >>

Piante ospiti e danni


Pollinia pollinii
è un rincote asterolecanide diffuso in tutte le regioni italiane. Vive esclusivamente a spese dell'olivo e attacca soprattutto le varietà da olio che sono meno sottoposte a trattamenti antiparassitari rispetto a quelle da tavola, insediandosi preferibilmente nelle screpolature corticali, nelle cicatrici lasciate dai grossi tagli di potatura o conseguenti a grandinate formatesi in occasione della raccolta delle olive tramite bacchiatura, nonché all'ascella dei piccioli fogliari e addirittura nei covacci di alimentazione scavati alla biforcazione dei rami dal fleotribo (Phloeotribus scarabaeoides).

 

I rami attaccati sviluppano vegetazione avventizia per l'accecamento della gemma apicale da parte delle neanidi. In seguito a forti infestazioni i rami deperiscono, perdono le foglie ed infine disseccano. Le punture operate dalle neanidi maschili sulle giovani foglie provocano riduzioni di sviluppo, deformazione e uncinamento del lembo fogliare, come nelle infestazioni di liotripide (Liothrips oleae). Nelle piante notevolmente infestate si ha una scarsa allegagione e una notevole cascola, mentre le olive infestate dalle neanidi e rimaste sulla pianta appaiono piccole e malformate. Nei casi più gravi la produzione va in gran parte perduta. La cocciniglia produce inoltre abbondante melata sulla quale si sviluppa la fumaggine.

Ciclo biologico


L'insetto si evolve in genere con una sola generazione all'anno che si completa entro l'annata o nella primavera successiva. Il suo comportamento biologico è tuttavia notevolmente influenzato dalle condizioni ambientali per cui in alcune regioni olivicole (Toscana, Puglia e Calabria) presenterebbe, secondo quanto osservato in passato, una seconda generazione. La femmina è ovovivipara e a partire dai mesi di marzo-aprile inizia la deposizione delle uova. L'ovodeposizione si prolunga per un paio di mesi, interrompendosi talora per alcuni giorni o per periodi irregolari di 15-30 e più giorni, ma la maggior parte delle uova vengono emesse in aprile-maggio. Ogni femmina depone mediamente circa 80 uova dalle quali sgusciano dopo pochi minuti o nel volgere di un'ora le neanidi.

 

In alcuni ambienti dove lo svernamento si ha con femmine in diverso stadio di maturazione le nascite avvengono in due distinti periodi: in aprile-giugno e in settembre-novembre. Le neanidi femminili si fissano in genere sulla corteccia dei rami; quelle maschili si portano sugli apici vegetativi, sul picciolo e sulla pagina superiore delle foglie e invadono pure le drupe.

 

Le giovani femmine e i maschi alati compaiono a partire dai primi di luglio e l'inverno viene superato con femmine preovigere o già pronte per ovideporre.