Oziorrinco della fragola (Otiorhynchus rugosostriatus) Avversità >>

Piante ospiti e danni


Otiorrhynchus rugosostriatus
è un coleottero curculionide dannoso alla fragola. Oltre a questa rosacea attacca anche altre svariate specie di interesse agrario, sia erbacee che arboree, nonché piante ornamentali quali: ciclamino, primula, aralia, aster, begonia, cinerada, Ruscus ed altre ancora. Sulla fragola, oltre ad Otiorrhynchus rugosostriatus, vivono anche O. armatus Boh., presente nei fragoleti del sud della Penisola, e O. cribricollis Gylh. in quelli della Sicilia.

 

  • Gli adulti sono attivi durante le ore notturne, mentre di giorno e nei periodi più caldi rimangono nascosti nel terreno. Essi praticano irregolari erosioni sul margine delle foglie.

  • Le larve si sviluppano a spese dell'apparato ipogeo delle loro piante ospiti. Sulla fragola di due o più anni penetrano nel rizoma dove compiono ampie erosioni, mentre sulle piante del primo anno di impianto danneggiano le radici, troncandole. In seguito all'attacco le piante vanno incontro a deperimenti che si accentuano col sopraggiungere dell'estate, poi appassiscono ed infine muoiono. Tali manifestazioni si evidenziano nella loro gravità durante la maturazione dei primi frutti. Con l'estendersi della coltivazione della fragola in ciclo annuale attraverso la piantagione in estate di stoloni provenienti dalla frigoconservazione gli attacchi del curculionide sono alquanto sporadici rispetto al passato, quando gli impianti venivano mantenuti per più anni.

Ciclo biologico


Il curculionide si evolve quasi esclusivamente per partenogenesi in quanto i maschi sono assai rari. Gli adulti compaiono alla fine di maggio ma continuano a fuoriuscire per tutto il mese di giugno. Essi sono attivi per buona parte dell'estate e dalla fine di agosto a tutto settembre depongono scalarmente più di un centinaio di uova in prossimità del colletto delle piante.

 

Le larve nascono dopo un periodo di incubazione di 10-30 giorni per poi sprofondarsi nel terreno alla ricerca degli organi sotterranei delle piante ospiti e penetrare nel rizoma delle piante di più anni dove scavano un'ampia cavità che si riempie di rosura e di escrementi larvali, troncando inoltre le radici più giovani.

 

L'inverno viene superato con larve in diversi stadi di sviluppo per effetto della scalarità delle ovodeposizioni. Alla fine di aprile o agli inizi di maggio compaiono le prime larve mature che si impupano all'interno di una cella per dare gli adulti dopo circa un mese.