Direttive per l’agricoltura integrata 2016
L'obiettivo principale della produzione integrata non cura soltanto la difesa antiparassitaria chimica, bensì dedica particolare attenzione anche alle scelte colturali che, se fatte in modo adeguato, agiscono positivamente sull’azienda e sull'impatto ambientale. Durante un'annata agraria l’agricoltore deve adottare almeno due di queste pratiche colturali consigliate nella lista indicata nel quaderno di campagna, in cui esse devono esser segnate.
Scelta varietale e sistema d'impianto
- Scelta di varietà resistenti alle principali avversità colturali: Peronospora, Oidio, Ticchiolatura, Muffe ecc.
- Scelta di sistemi a fila singola per nuovi impianti (frutteto, vigneto, oliveto, ecc.). La fila singola richiede minor impiego di presidi sanitari (soprattutto meno erbicidi) rispetto ai sistemi con più file e facilita l'applicazione di alternative rispetto al trattamento chimico lungo i filari.
Concimazione e cura del terreno
- Nei frutteti e vigneti e necessaria un'analisi fogliare precoce. Le analisi fogliari precoci che si fanno quando i germogli riducono la loro attività vegetativa, consentono d'accertare per tempo l'effettiva situazione nutritiva della pianta. Squilibri nutrizionali si possono riequilibrare in breve tempo mediante adeguate concimazioni fogliari, mentre a lungo termine con la concimazione del terreno sarà regolata l'alimentazione dell'impianto.
- La concimazione azotata deve essere decisa dopo analisi dell' N-min (allegare l'analisi). Con il metodo dell'N-min si è in grado di determinare la quantità d'azoto minerale presente nel terreno (nitrato ed ammonio). In base al contenuto in humus ed al tipo di terreno si stimerà l'apporto di azoto proveniente dai filari e in base a questi valori si determinerà la concimazione azotata indispensabile.
- Nei frutteti e vigneti rimane inerbita tutto l'anno la striscia lungo il filare degli alberi, oppure essa viene coltivata mediante alternative colturali, escludendo gli erbicidi. Fino a quando lo sviluppo dell'albero e l'apporto naturale dell'azoto sono sufficienti, i frutteti ed i vigneti in produzione dovrebbero rimanere inerbiti tutto l'anno (corsia di percorrenza e striscia lungo il filare). Ciò consente all'azoto di rimanere vincolato e quindi si avrebbe un vantaggio soprattutto in impianti vigorosi.
- Nei frutteti e vigneti è preferibile attuare una pacciamatura su file alterne. Con questo metodo di pacciamatura e la riduzione della quantità d'azoto somministrata, si consente lo sviluppo a numerose specie di erbe a foglia larga e graminacee, che durante la loro fioritura costituiscono fonte d'alimentazione per numerosi insetti (sirfidi, braconidi ecc.).
Nel corso dell'anno devono essere eseguite una o più delle seguenti cure biologiche o biotecniche.
- Contro Carpocapsa, Tignola e Tignoletta della vite, Tignola orientale del pesco, Anarsia, ricamatori e Rodilegno giallo deve essere applicato il metodo della confusione sessuale. Se possibile, gli erogatori utilizzati dovrebbero essere biodegradabili.
- In zone colpite dal maggiolino venivano utilizzate nei frutteti le apposite reti.
- Per la difesa contro sesia del melo sono state approntate trappole con liquido attrattivo. Mediante gli insetticidi si può colpire in maniera abbastanza soddisfacente soltanto le giovani larve di sesia. Inoltre la difesa su alberi più anziani è tecnicamente difficile da fare e senza valida efficacia. Con trappole dotate di liquido attrattivo è possibile catturare una buona parte delle farfalle.
- Nei frutteti e vigneti si suggerisce di distribuire nidi per favorire l'insediamento degli uccelli, utili alleati per il controllo naturale dei parassiti. Questi uccelli insettivori, durante l'accoppiamento, si nutrono con numerose larve e in tal modo contribuiscono a ridurre le popolazioni degli insetti dannosi.
- Si consiglia anche di proteggere e favorire nascondigli per il riccio, topo ragno, serpenti (mucchi di sassi, tubi e mucchi di rami secchi).
- Nei frutteti e vigneti devono essere rilasciati fitoseidi di diversa natura.
- Per la difesa contro l’oidio e gli afidi devono essere potati in inverno-primavera i rami colpiti.
Rilievi sulla presenza di insetti dannosi
- Nell'azienda devono essere distribuite trappole a feromoni, sottoposte a regolari rilievi delle catture (allegare il foglio).
Le trappole a feromoni offrono la possibilità di seguire il volo delle farfalle e mosche dannose più importanti (ad es. Tignoletta della vite, Mosca dell’olivo, Carpocapsa, Tignola orientale del pesco e ricamatori). Una corretta interpretazione di questi dati (picco e durata del volo, andamento climatico, ovideposizione) sono utili per decidere l'esecuzione di un intervento.Essa ci permette anche di eseguire delle previsioni negative.
N.B.: Poiché diverse trappole catturano gli insetti in numero differente, in caso di difficoltà interpretative, l’agricoltore deve rivolgersi all’esperto.
Riduzione della deriva
- Per ridurre la deriva sugli appezzamenti confinanti è stata messa a dimora una siepe.
- Per ridurre la deve essere utilizzato possibilmente un atomizzatore con un convogliatore a torretta e ugelli antideriva ad iniezione d'aria almeno sulle tre posizioni più alte dei getti.
Aree di compensazione ecologica e cura dei dintorni delle coltivazioni
Il suolo ha un valore ambientale, sociale ed economico fondamentale per tutta la collettività, e va quindi tutelato e preservato. L'obiettivo della compensazione ecologica è promuovere la diversità biologica indigena attraverso misure adeguate, tra cui:
il rafforzamento e la realizzazione di nuove superfici in armonia con la natura;
la realizzazione di superfici per la promozione della biodiversità (un tempo designate come superfici di compensazione ecologica);
la rivalutazione ecologica delle zone degradate;
gli interventi nei boschi (ad es. selvicoltura rispettosa della natura, aree con soprassuolo maturo e riserve forestali);
l'interconnessione di habitat.
L’agricoltore quindi deve curare e protegge anche i dintorni del proprio appezzamento secondo i principi della produzione integrata. Ad esempio cespugli, muri a secco, cumuli di sassi o scarpate sono spesso utilizzati come ricoveri per numerosi animali utili (uccelli, ricci, donnole e altri). Pertanto queste zone non devono essere bruciate o irrorate con prodotti antiparassitari (erbicidi e altro). Le aree di compensazione ecologica devono incidere per almeno il 5% della intera superficie destinata alla frutticoltura.