Il Cover Crop
Il termine Cover Crop (coltura di copertura) indica l’impianto di una coltura erbacea con lo scopo primario di proteggere ed arricchire il terreno. La Cover Crop viene in genere lasciata sul terreno, oppure interrata (sovescio). Il sovescio in particolare, in base alle essenze utilizzate, arricchisce il terreno in Azoto e sostanza organica (humus), oppure permette un effetto allelopatico e biocida contro nematodi e funghi patogeni.
Le Cover Crop rientrano nelle pratiche di “agricoltura conservativa” che vengono sostenute dall’Unione Europea, tanto da usufruire già di aiuti diretti nell’ambito di PSR regionali.
Nel settore agricolo le Cover Crop, o colture di copertura, proteggono il suolo e portano importanti benefici finalizzati a:
- COMBATTERE L’EROSIONE
- LIMITARE IL COMPATTAMENTO E LA PERDITA DI STRUTTURA DEL TERRENO
- BLOCCARE IL DILAVAMENTO DEGLI ELEMENTI NUTRITIVI
- INCREMENTARE I NUTRIENTI (AZOTO FISSAZIONE)
- LIMITARE LO SVILUPPO DELLE ERBE INFESTANTI
- INCREMENTARE LA SOSTANZA ORGANICA
- AUMENTARE L’ATTIVITÀ BIOLOGICA DEL SUOLO
- SFRUTTARE L’ATTIVITÀ BIOCIDA DI ALCUNE ESSENZE (Senape, Rafano, ecc)
- MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITÀ
- RIPRISTINO AMBIENTALE
- DECONTAMINAZIONE DEI SUOLI.
Con la tecnica del Cover Crop si blocca il dilavamento dell’Azoto e può recuperare gli elementi minerali negli strati più profondi. Una efficiente Cover Crop può ridurre la perdita di Azoto per più dell’80%. In questo caso si usa chiamarla anche Catch Crop, o coltura trappola, perché assorbe gli elementi nutritivi che verranno lentamente ceduti alla coltura successiva.
Una Cover Crop che viene terminata con il sovescio, ha la possibilità di apportare Azoto organico in quantità anche notevoli (superiori ai 150 kg/ha con un erbaio di veccia), grazie all’Azoto-fissazione delle leguminose.
La pratica poliennale della Cover Crop porta all’aumento della sostanza organica nel tempo che è l’elemento base per l’incremento della fertilità. L’aumento di sostanza organica migliora la struttura del suolo, generando il miglioramento dello strato di aggregazione del suolo e della relativa porosità nonché delle condizioni di aerazione negli strati più profondi, favorendo così la penetrazione dell’acqua e la capacità di ritenzione idrica del terreno, quindi con maggiore disponibilità di acqua per le piante coltivate.
All’uopo, va ricordato che la riduzione degli scambi gassosi tra il terreno e l’atmosfera derivante da un’insufficiente porosità produce un accumulo, nel terreno, dell’etilene, con inibizione dello sviluppo delle nuove radici ed impedimento all’attività della microflora.
L’aumento del carbonio organico significa inoltre sequestro e stoccaggio di CO2 sottratta all’atmosfera (0.2-0.7 t/ha per anno).
Allo stesso modo viene incrementata l’attività biologica del terreno, vale a dire la presenza di invertebrati e microorganismi. In un terreno sterile o con scarsa attività dei micro-organismi, c’è ampio spazio per i patogeni che diventano sempre più aggressivi. L’alta biodiversità presente in un terreno fertile incrementa la resilienza del terreno, ovvero la capacità di reagire ad influenze e disturbi esterni e ripristinare l’equilibrio iniziale.
Un altro tema importante è quello del ripristino ambientale.
Gli interventi sul territorio come opere pubbliche, cave, nuovi impianti arborei ecc, vanno ad alterare il naturale equilibrio del suolo e possono accentuare problemi di tipo idrogeologico di un intero territorio, la Cover Crop in queste aree è essenziale e deve essere attuato con specie botaniche adatte a questo scopo.
Una novità importante riguarda l’impiego di specie selvatiche diversificate, ancora poco comune in Italia, che permette di creare un prato con una superiore valenza ecologica in favore di biodiversità e insetti utili e garantisce un migliore effetto in termini di rusticità e durata.
La presenza di diverse fioriture va a migliorare il paesaggio, cosa da non sottovalutare in zone o aziende legate al turismo.
Come trovare la soluzione migliore per le proprie esigenze:
Sia l’inerbimento stagionale, Cover Crop, sia quello poliennale, Inerbimento Tecnico, devono essere scelti in funzione dell’esigenza della specifica azienda agricola e dello specifico terreno.
- Che tipo di copertura si sta cercando: stagionale o poliennale?
- Qual è il sistema colturale e l’avvicendamento aziendale?
- Qual è lo scopo della Cover Crop (erosione, aumento Azoto, dilavamento)?
- Quali sono le condizioni ambientali dell’area da inerbire (altitudine, fascia climatica, terreno, ecc.)?
COLTURE PER ARRICCHIMENTO DI AZOTO
Le leguminose, per mezzo della simbiosi radicale con i batteri Azoto fissatori (rizobi), riescono a convertire l’Azoto atmosferico in Azoto organico, arricchendo in forma stabile il terreno di questo fondamentale elemento nutritivo. La biomassa prodotta è inoltre caratterizzata da basso rapporto C/N, e da rapida degradabilità nel terreno.
TRIFOGLIO INCARNATO (Trifolium incarnatum)
CARATTERISTICHE:
- Trifoglio annuale impiegabile sia nella aree a clima mite che nelle aree più settentrionali, vista la grande resistenza al freddo (fino a -20°C).
- Impiegabile sia in purezza che in miscuglio.
- Abbondante fioritura primaverile attraente per gli insetti utili e di notevole impatto estetico.
- Adatto a terreni da sciolti ad argillosi, con pH compreso fra 5.5 e 7.5.
SEMINA: da Ottobre a Novembre o primaverile.
DOSE DI SEMINA: 25 kg/ha
IMPIEGHI: indicata come copertura negli arboreti o come intercalare nelle colture a ciclo estivo.
TRIFOGLIO ALESSANDRINO (Trifolium alexandrinum)
CARATTERISTICHE:
- Trifoglio annuale impiegato generalmente in purezza, ma che può essere consociato in erbai.
- Notevole resistenza alla siccità primaverile, si adatta bene alla condizioni mediterranee.
- Scarsa resistenza ai geli invernali.
- Si adatta a vari tipi di terreno, ma predilige i terreni argillosi e alcalini. pH ottimale compreso fra 6 e 8.
- Radice fittonante molto sviluppata.
SEMINA:
Al Nord con semina a fine estate, la coltura muore con i primi geli. Questo permette la semina della coltura primaverile senza ulteriori lavorazioni.
Al Centro-Sud impiegabile con semina autunnale e interramento primaverile.
DOSE DI SEMINA: 20-25 kg/ha
IMPIEGHI:
specie polivalente da inserire in rotazione con colture sia cerealicole che orticole a coltivazione primaverile-estiva. La capacità di ricaccio permette di avere eventuali tagli a fieno prima del sovescio.
VECCIA COMUNE (Vicia sativa)
CARATTERISTICHE:
- Specie annuale a portamento rampicante, utilizzata in consociazione per la formazione di erbai autunno-primaverili insieme ad altre leguminose o graminacee, per aumentare l’apporto proteico. Se impiegata in purezza per sovescio massimizza l’apporto di Azoto.
- Pianta molto rustica e adattabile: cresce in terreni da leggeri ad argillosi, poco soggetti a ristagno idrico con pH compreso fra 5.5 e 8.0.
- Ottima essenza da sovescio per la grande capacità Azotofissatrice e per la grande capacità di copertura e soppressione delle infestanti.
SEMINA:
da Ottobre a Novembre o primaverile.
DOSE DI SEMINA:
70-90 kg/ha
IMPIEGHI:
Adatta come intercalare autunnale-primaverile in tutte le colture cerealicole e orticole a ciclo estivo.
VECCIA VILLOSA (Vicia villosa)
CARATTERISTICHE:
- Specie rampicante, che rispetto alla veccia comune mostra una grande rusticità e resistenza al freddo anche in aree montane.
- Può ricacciare se sfalciata prima della fioritura, mentre se raccolta dopo perde rapidamente qualità indurendo le fibre.
- Sopporta la salinità dei suoli e la siccità, adattandosi a terreni acidi e sabbiosi così come a quelli pesanti e soggetti a ristagno idrico.
- Ottima per sovesci, grazie alla crescita primaverile aggressiva. Si consiglia di interrare sempre prima della maturazione dei semi.
SEMINA:
da Ottobre a Novembre o primaverile.
DOSE DI SEMINA:
40-75 kg/ha
IMPIEGHI:
Adatta come intercalare autunnale-primaverile per le colture a ciclo estivo. Si adatta alle particolari condizioni del sovescio in risaia.
FAVINO (Vicia faba)
CARATTERISTICHE:
- Questa specie è adatta a terreni da sabbiosi ad argillosi con reazione da neutra ad alcalina, e non sopporta siccità o ristagni idrici prolungati.
- Utilizzata in purezza, o meno frequentemente consociata.
- La granella di ottima qualità (25-30% di proteine) entra nella formulazione di mangimi.
- Ottima miglioratrice del terreno per l’elevata capacità di Azoto fissazione, è indicata quindi per sovescio. È caratterizzata dal un apparato radicale molto profondo (miglioramento della struttura del suolo).
SEMINA:
da Ottobre a Dicembre o primaverile.
DOSE DI SEMINA:
180-200 kg/ha
IMPIEGHI:
Specie molto impiegata nell’interfila delle colture arboree. In purezza non è molto competitiva con le infestanti.
LUPINO (Lupinus angustifolius)
CARATTERISTICHE:
Specie adatta ai terreni più poveri e acidi del Centro-Sud.
SEMINA:
da Ottobre a Dicembre o primaverile.
DOSE DI SEMINA:
60 kg/ha
VIGNA CINESE (Vigna unguiculata, sin. sinensis)
CARATTERISTICHE:
Leguminosa annuale a ciclo estivo di origine tropicale, caratterizzata da accrescimento rapido e grande rusticità.
- All’interno di questa specie sono state selezionate varietà specifiche per granella (fagiolino dall’occhio) o per foraggio, con importante sviluppo della massa verde.
- Lo sviluppo ottimale si ha fra i 20 e i 30°C, con ottima resistenza a temperature elevate e temporanei stress idrici.
SEMINA:
da maggio a luglio, con temperatura minima del suolo di 18°C.
DOSE DI SEMINA: 25- kg/ha
IMPIEGHI: Si utilizza in purezza o consociata, come intercalare estivo a pieno campo e nelle rotazioni con colture orticole anche sotto serra. Ciclo rapido (60 giorni circa).
COLTURE CON ATTIVITÀ BIOCIDA CONTRO NEMATODI E FUNGHI PATOGENI
Nematodi e funghi patogeni del terreno sono un problema risolvibile senza l’utilizzo di prodotti chimici, sfruttando le naturali doti di alcune specie coltivate.
COME AFFRONTARE IL PROBLEMA
- Necessario identificare precisamente il/i patogeno/i da combattere per definire che tipo di coltura e che varietà impiegare.
- La scelta della varietà o dei miscugli è cruciale per il risultato finale in quanto ciascuno di essi è selezionato per controllare specifici nematodi o per massimizzare l’effetto biofumigante: inserire brassicaee in consociazioni miste con specie non resistenti non riduce i nematodi nel suolo, ma li moltiplica.
- Considerare il tipo di rotazione e il periodo utile da dedicare alla Cover Crop per fare la giusta scelta (es. specie, precocità, stagione).
RAFANO NEMATOCIDA (Raphanus sativus oleiformis)
CARATTERISTICHE:
- Le varietà selezionate per contenimento dei nematodi, agiscono fungendo da piante trappola che attirano questi parassiti ad insediarsi nelle radici, impedendo loro di completare il ciclo vitale.
- Specie con ciclo breve: in circa 60 giorni possono arrivare a fioritura.
- Per prolungare il periodo di copertura, può essere sfalciato e lasciato ricacciare.
- Radice fittonante molto sviluppata, con duplice effetto nematocida e di decompattazione del suolo (il fittone può superare facilmente 1,5 m di profondità). Ottimo effetto di copertura e contenimento delle infestanti.
- Buona resistenza al freddo, può essere seminato in autunno anche al Nord Italia
SEMINA:
seminabile nel corso di tutto l’anno
DOSE DI SEMINA: 20-25 - kg/ha
IMPIEGHI: Adatto per controllo nematodi, recupero nutrienti, decompattamento. Rientra bene in tutti i tipi di rotazioni sia con colture autunnali che estive e con orticole sia in pieno campo che in serra.
SENAPE (Sinapis alba)
CARATTERISTICHE:
- La specie è naturalmente suscettibile ai nematodi. Il miglioramento genetico ha creato varietà assolutamente resistenti a questi parassiti, per cui l’effetto nematocida è comparabile con quello del rafano.
- Radice a fittone molto sviluppato che può raggiungere 1.5 m di profondità.
- Ciclo vitale e insediamento rapidissimi (50-55 giorni a fioritura in primavera).
- La senape è suscettibile al gelo invernale.
SEMINA: da primavera fino all’autunno
DOSE DI SEMINA: 20-25 - kg/ha
IMPIEGHI: Adatta per controllo nematodi, recupero nutrienti, decompattamento. Rientra bene in tutti i tipi di rotazioni sia con colture autunnali che estive. Molto utilizzato con le orticole vista la brevità del ciclo.
Con semina a fine estate al Nord, la coltura sviluppa in breve molta massa e muore con i primi geli. Questo permette la semina della coltura primaverile senza ulteriori lavorazioni o diserbi.
RUCOLA NEMATOCIDA (Eruca sativa)
CARATTERISTICHE:
- Questa specie molto conosciuta come verdura per alimentazione, grazie ad alcune varietà accuratamente selezionate può garantire ottimi effetti sia come coltura nematocida che come biofumigante.
SEMINA:
Si può seminare nel corso di tutto l’anno (in inverno resiste a gelate leggere allo stadio giovanile).
DOSE DI SEMINA: 10 - kg/ha
IMPIEGHI:
Adatta per controllo nematodi, biofumigazione. Rientra bene in tutti i tipi di rotazioni sia con colture autunnali che estive. Particolarmente adatta alle rotazioni con colture orticole vista la brevità del ciclo.
LA BIOFUMIGAZIONE
La biofumigazione è una pratica che sfrutta sostanze attive prodotte da alcune specie vegetali, che vengono liberate nel terreno in seguito a trinciatura e interramento, con effetti fumiganti comparabili a trattamenti fatti con prodotti chimici. Queste sostanze svolgono effetto tossico contro importanti parassiti animali (nematodi, insetti terricoli) e fungini del suolo.
Le colture usate per biofumigazione sono essenzialmente di due tipi:
IBRIDI DI SORGO SUDANENSE
CARATTERISTICHE:
- Specie a ciclo strettamente estivo, estremamente adattabile e rustica
- Si utilizzano ibridi precoci, che allo stadio giovanile producono durrina. Dopo trinciatura si sviluppa acido cianidrico rilasciato nel terreno a seguito dell’interramento della biomassa.
SEMINA: a partire da maggio (temperatura del suolo superiore ai 16°C)
DOSE DI SEMINA: 35 - kg/ha
IMPIEGHI:
Insuperabili per produrre quantità di sostanza organica in poco tempo e con bassi costi durante la stagione estiva, per bloccare lo sviluppo delle infestanti e decompattare in profondità il suolo. Per massimizzare l’effetto fumigante si consiglia di trinciare ed interrare le piante di a circa 50-60 cm di altezza, meglio se sottoposte a stress idrico.
MISCUGLI DI BRASSICACEE
CARATTERISTICHE:
Queste piante producono glucosinolati che sviluppano isotiocianato nel suolo dopo la trinciatura.
I miscugli di Brassicacee proposti contengono varietà che associano un alto contenuto di glucosinolati, con la notevole produzione di biomassa e foglie.
Nei test condotti in serra si è dimostrato che questi miscugli contengono lo sviluppo dei seguenti funghi:
- Gaeumannomyces,
- Rhizoctonia,
- Fusarium,
- Helminthosporium
- Pythium.
Le varietà utilizzate nei Miscugli di Brassicacee hanno la capacità di ridurre la presenza di nematodi grazie alle seguenti resistenze (totali o parziali):
- Nematode della barbabietola, H schachti e betae
- Nematodi galligeni, M. chitwoodi, fallax, hapla e incognita.
- Nematode degli steli e dei bulbi, D. dipsaci.
GESTIONE: L’utilizzo di questi miscugli prevede la trinciatura della coltura al 60-80% di fioritura e successivo rapido interramento entro 30 minuti. Ideale è l’interramento immediato con macchina combinata. Per massimizzare l’effetto fumigante è utile una leggera irrigazione dopo l’interramento (10 mm).
Il terreno è lavorabile dopo 2 settimane e dopo altre 2 si può procedere alla semina della coltura successiva.
DOSE DI SEMINA: 15 – 20 kg/ha. La dose più alta per i terreni pesanti
MISCUGLIO SUMMER
CARATTERISTICHE:
- Miscuglio biocida a semina primaverile costituito da: Brassica carinata, Rafano, Senape bianca.
- Presenta una ottima rapidità di sviluppo.
- Il momento migliore per l’incorporazione non dovrebbe superare la fine di Settembre.
PERIODO DI SEMINA:
da Aprile a luglio.
MISCUGLIO AUTUMN
CARATTERISTICHE:
- Miscuglio biocida costituito da: Brassica carinata, Rafano, Colza da foraggio.
- Miscuglio Autumn è una miscela con vigore precoce e fioritura tardiva.
- Si adatta alla rotazione autunnale-primaverile, grazie alla resistenza ai geli invernali
PERIODO DI SEMINA:
fine Settembre - inizio Ottobre, con interramento a Marzo
COLTURE PER INCREMENTO DELL’HUMUS STABILE E DELLA STRUTTURA DEL SUOLO
- Colture con un alto contenuto in fibre e alto rapporto C/N vengono impiegate per incrementare l’humus stabile.
- Non cedono rapidamente Azoto e nutrienti, ma permettono la formazione di humus stabile e migliorano la fertilità nel lungo periodo (riserva di sostanze, miglioramento fertilità fisica e biologica).
- Le specie (es. Brasicacee) con apparato radicale sviluppato e profondo permettono di incrementare la porosità del suolo e la sua permeabilità ad acqua e aria.
FACELIA (Phacelia tanacetifolia)
CARATTERISTICHE:
- Specie molto rustica e adattabile anche a terreni marginali.
- Apparato radicale ben sviluppato con grande capacità di assorbimento e trattenuta dei nutrienti (catch crop).
- Forte attività di competizione copertura e contenimento delle infestanti , non ha attività contro i nematodi.
- Importante pianta mellifera, per l’abbondante e prolungata fioritura.
- Si semina in autunno nelle zone ad inverno mite, in primavera nelle zone fredde.
DOSE DI SEMINA: 10-15 kg/ha
COLZA DA FORAGGIO
CARATTERISTICHE:
- Specie molto fogliosa, con profonda radice fittonante
- Eccellente copertura del suolo, e blocco del dilavamento.
- Produce biomassa facilmente degradabile
DOSE DI SEMINA: 10kg/ha
IMPIEGHI:
Si impiega con semina autunnale e copertura invernale, in purezza o consociata.
AVENA STRIGOSA (Avena strigosa)
CARATTERISTICHE:
- Specie molto rustica, adattabile e produttiva, più resistente a patologie fungine rispetto alle altre avene.
- Pianta dotata di culmi e foglie decisamente più sottili rispetto alle altre avene.
- Ottima resistenza a stress ambientali.
- Ottima essenza da sovescio con attività nematocida nei confronto del genere Pratylenchus, e capacità di riduzione del dilavamento dei nutrienti (catch crop).
SEMINA:
da Ottobre a Dicembre o primaverile.
DOSE DI SEMINA: 70 - kg/ha
IMPIEGHI: Adatta a sovesci per riduzione dilavamento e apporto sost. organica nell’interfila di colture arboree e come componente di miscugli autunnali-primaverili.
MISCUGLI PER LA BIODIVERSITÀ
IMPIEGHI:
- Fasce tampone in aree agricole (sostenute in diversi PSR regionali con incentivi specifici) ai bordi delle coltivazioni principali.
- Infrastrutture ecologiche in ambente agricolo per rifugio di insetti utili ed apicoltura.
- Inerbimenti in zone di interesse naturalistico.
- Ripristini di aree marginali e degradate, con ridottissima manutenzione.
- Inerbimenti di zone ad interesse turistico e paesaggistico (agriturismi, fattorie didattiche, campi golf, giardini).
GESTIONE:
- La semina ottimale viene fatta a fine estate su terreno ben preparato e affinato, seguita da rullatura. Possibile la semina primaverile.
- Importante partire da un letto di semina pulito dalle infestanti (consigliata la pratica della falsa semina).
- Le specie ad insediamento più rapido accompagnano e proteggono le specie selvatiche più lente a svilupparsi. Le fioriture delle perenni si apprezzano pienamente dal secondo anno.
- La corretta gestione degli sfalci, da effettuare in primavera ed in autunno dopo le fioriture principali, permette di tenere il prato in equilibrio e pulito da infestanti aggressive.
- Il prato non ha bisogno di concimazioni (le specie selvatiche sono svantaggiate in un suolo eccessivamente fertile).
- L’irrigazione può essere utile in fase di insediamento soprattutto con semina primaverile, dopodiché non è necessaria
I miscugli che si distinguono per l’alta presenza di specie spontanee, con l’obiettivo di avere fioriture diverse e durature nel corso delle stagioni.
Il grande valore aggiunto delle specie selvatiche in questi miscugli sta nella loro estrema rusticità e
bassissima richiesta di manutenzione e nella naturale capacità di propagazione negli anni, rendendo più rapido il processo di rinaturalizzazione di un sito.
Vengono inseriti principalmente ecotipi italiani o specie autoctone perfettamente adatte alle nostre condizioni climatiche.
SPECIE %
F. rubra 39
L. perenne 8
Poa pratense 4
F. ovina 9
F. arundinacea 7
T. pratense 5
Lupinella 19,6
Ginestrino 3
PRATO FIORITO
CARATTERISTICHE:
- Miscuglio contenente 25 specie spontanee perenni da fiore e 3 annuali
- Formula pensata per valorizzare zone marginali con bassissima manutenzione a scopo ornamentale e paesaggistico.
- Indicato per ottenere il massimo effetto di prato spontaneo dalla ricca e variegata fioritura.
- Insuperabile rusticità e valore ecologico, associata ad un interessante risultato estetico.
- Importante seguire i consigli di gestione sopra riportati.
UTILIZZO:
Zone di interesse turistico/paesaggistico: aziende agrituristiche, fattorie didattiche, aree urbane, percorsi golf, apicoltura.
ZONA COLTIVAZIONE:
Centro-Nord. Sud nelle aree interne più fresche o irrigue. Seminabile fino a quota di 1400-1500 metri.
EPOCA: autunnale o primaverile precoce
DOSE DI SEMINA: 40-45 kg/ha, pari a 4-4,5 g/mq
SPECIE %
F. rubra 29
L. perenne 8
Poa pratense 4
F. ovina 15
T. pratense 5
Lupinella 18
Ginestrino 3
MIX DI FIORI SPONTANEI:
Achillea millefolium, Anthemis arvensis,
Betonica officinalis,
Buphthalmum salicifolium,
Campanula glomerata, Centaurea cyanus,
Centaurea jacea,
Centaurium erythraea,
Cichorium intybus,
Daucus carota, Galium verum,
Holcus lanatus, Hypericum perforatum,
Hypochaeris radicata,
Leucanthemum vulgare, Papaver rhoeas,
Linaria vulgaris, Sanguisorba minor,
Scabiosa triandra, Securigera varia,
Silene flos-cuculi, Silene vulgaris