A dare una definizione puntuale dei biostimolanti ci ha pensato l'Ebic (European biostimulants industry council), "I biostimolanti contengono sostanze o microrganismi la cui funzione, quando applicati sulla pianta o sulla rizosfera, è di stimolare i naturali processi per aumentare o migliorare l'assorbimento dei nutrienti, la tolleranza agli stress abiotici e la qualità della coltura".
I Biostimolanti o anche Fisioattivatori sono dunque delle sostanze, tendenzialmente estratte dalle piante, oppure microrganismi che vengono impiegati in agricoltura e che agiscono sui naturali processi fisiologici della pianta, aiutandola a 'fare meglio'. Quello che non fanno è sostituirsi ai fertilizzanti o agli agrofarmaci. I biostimolanti infatti non apportano sostanze nutritive, ma semmai aiutano l'organismo vegetale ad assorbire meglio quelle presenti nel terreno.
E d'altro canto non contrastano le aggressioni di agenti patogeni o di insetti fitofagi. Semmai aiutano la pianta a resistere meglio, poichè hanno tre specifiche funzioni:
- Aiutare la pianta a resistere agli stress abiotici, come il caldo, il freddo o la carenza idrica.
- Aumentare l'efficienza nell'assorbimento dei nutrienti.
- Migliorare la qualità della coltura.