Sintesi delle ricerche sugli effetti indesiderati dei pesticidi nei confronti delle api
Prof. Stefano Maini
Dott. Claudio Porrini
Dott.ssa Maria Teresa Renzi
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Dipartimento di Scienze Agrarie (DipSA)
Introduzione
Gli effetti collaterali dei prodotti fitosanitari nei confronti delle api costituiscono materia di studio e di discussione da molto tempo; in Italia i primi tentativi di raccogliere segnalazioni sugli avvelenamenti in campo risalgono agli anni’80 e si riferiscono generalmente a intossicazioni dovute a trattamenti con clororganici, fosforganici e carbammati.
In vari Paesi europei sono in atto, da diversi anni, dei sistemi di segnalazione delle morie di api e degli spopolamenti degli alveari; in particolare la Germania, la Francia e l’Italia hanno organizzato sul proprio territorio anche reti di monitoraggio con stazioni fisse. Questo sistema di raccolta di dati diffuso sul territorio ha permesso, tra le altre cose, di fornire dettagliate informazioni sugli effetti tossici di alcuni pesticidi, sulla probabilità che i fenomeni di intossicazione si verifichino in un determinato periodo e sulla sintomatologia tipica degli avvelenamenti.
Gli episodi di mortalità delle api e/o spopolamento degli alveari, e le relative cause, possono essere ricondotti a due diversi periodi:
- nella stagione primaverile-estiva si verificano prevalentemente morie dovute ad intossicazioni acute in campo a causa di trattamenti fitosanitari effettuati sulle colture agricole, in momenti non idonei o senza il preventivo sfalcio delle fioriture spontanee. Tali episodi sono stati segnalati sia in concomitanza di trattamenti con sistemi spray sia in fertirrigazione o, come è stato messo in luce più recentemente, durante la semina di alcune colture estensive. Negli anni ‘90, infatti, in Europa sono state segnalate forti mortalità di api e spopolamenti di alveari imputabili all’utilizzo di sementi di mais conciate con insetticidi neonicotinoidi, le cui polveri si disperdono durante le operazioni di semina. Gli episodi di mortalità, segnalati in Francia a partire dal 1995 [4], sono stati in seguito registrati anche in altri Paesi europei come l’Italia.
- Il secondo periodo, in cui vengono frequentemente segnalate perdite di alveari, è l’autunno e l’uscita dell’inverno, in cui gli apiari possono essere interessati dalla cosiddetta “sindrome da spopolamento degli alveari”. A partire dall’inverno 2006/2007, negli Stati Uniti, sulla base delle segnalazioni di molti apicoltori che avevano subito fortissimi spopolamenti e mortalità senza che si fossero osservati i sintomi classici dell’avvelenamento, è stata formulata la diagnosi di questo fenomeno “misterioso” della scomparsa delle api, già descritto negli anni in varie parti del mondo.