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Terreno

Anche se la melanzana si adatta ai diversi tipi di terreno, precocità e resa aumentano nei terreni caratterizzati da elevata sofficità e capacità idrica.

Valori di riferimento per i parametri pedologici

PARAMETRI PEDOLOGICI VALORI DI RIFERIMENTO

Tessitura

Franco, franco-sabbioso , Franco-argilloso

Drenaggio

Buono

pH

Tra sub-acido (5,5) e neutro (7,0)

Salinità

<5 mS/cm

Falda acquifera

>100 cm dal piano di campagna

Profondità utile

≥60 cm

Clima

Fra le solanacee da orto, la melanzana è quella con più elevate esigenze termiche, ma si adatta a condizioni di fotoperiodo diverse. La ridotta intensità luminosa influisce negativamente sull’allegagione.

 

Parametri climatici idonei alla coltura

PARAMETRI CLIMATICI VALORI DI RIFERIMENTO

Temperatura letale

2°C (parte vegetativa)

0°C (parte lignificata del fusto)

Temperatura minima biologica

12°C

Temperatura ottimale di germinazione del seme

25°C

Temperatura ottimale di accrescimento

25°C (vegetazione)

18°C (radici)

Temperatura ottimale per l’allegagione

20°C

È indispensabile adottare una sistemazione del terreno che impedisca il ristagno di acqua. Per la coltivazione in pieno campo si consiglia un’aratura a circa 30 cm, mentre in tunnel può essere praticata una lavorazione alternativa con attrezzature idonee. Al momento della definitiva preparazione del terreno è consigliata l’esecuzione di una porca in corrispondenza della fila, per facilitare lo sgrondo dell’acqua. Se la coltura è eseguita su terreno non pacciamato, si consiglia di effettuare la rincalzatura.

Nella scelta della cultivar di melanzana è necessario tenere presenti le specifiche esigenze dei mercati nei confronti della forma (allungata, rotonda) e del colore (violetto, nero, bianco) dei frutti. In tutti i casi sono da preferire cultivar dotate di resistenze anche parziali a Fusarium oxysporum f.sp. solani e a Verticillium dahliae.

Sesti di impianto

In tunnel sono consigliati cm 100 tra le file e cm 50-60 tra le piante sulla fila con allevamento libero; cm 30- 40 con allevamento verticale a 2 o 3 branche. In pieno campo le piante sono normalmente lasciate sviluppare liberamente: la distanza tra le file è di cm 100 e cm 40-60 sulla fila.

Materiale di propagazione

Si consiglia l’impiego di piantine previamente coltivate in contenitori alveolati. Al momento del trapianto le piantine devono essere uniformemente sviluppate, robuste, sane, con 4-5 foglie vere. Il vivaio fornitore delle piantine deve essere accreditato.

Innesto

L’impiego di portainnesti geneticamente resistenti è efficace per il controllo della verticilliosi causata da Verticillium dahliae e dei nematodi galligeni del genere Meloidogyne. Tra i numerosi portainnesti proposti, si consiglia l’impiego di Solanum torvum il quale, oltre che possedere entrambe le resistenze, presenta un apparato radicale molto sviluppato ed adatto a tutti i tipi di terreno.

Forma di allevamento

In pieno campo è consigliata la forma libera, senza ricorso al sostegno delle piante. In coltura protetta, allo scopo di permettere una maggiore aerazione ed illuminazione, è consigliata la forma in verticale a 2 o 3 branche sorrette da fili verticali.

Modalità ed epoca di impianto

Le piantine devono essere collocate a dimora col pane di terra possibilmente integro. Per la pianura lombarda, si consiglia di non anticipare il trapianto prima del 10 aprile.

 

È sconsigliata l’irrigazione per aspersione a causa della rapida diffusione di malattie, mentre è consigliata l’irrigazione localizzata con sistema a manichetta forata o a sorsi. L’irrigazione per infiltrazione laterale è possibile quando tra le file è presente un solco sufficientemente profondo per evitare che l’acqua bagni la base delle piante.

 

Indicativamente in pieno campo con l’irrigazione localizzata sono consigliati turni settimanali apportando volumi variabili da 150 a 300 m3/ha in funzione dello stadio fenologico della pianta; con l’irrigazione per infiltrazione laterale i turni sono di 8-12 giorni.

Azoto

Nel caso non venga applicata la tecnica del bilancio, di seguito sono indicati i parametri standard per la concimazione.

Concimazione azoto

Note decrementi

Quantitativo di AZOTO da sottrarre (-) alla dose standard in funzione delle diverse condizioni:

Apporto di AZOTO standard in situazione normale per una produzione di: 65-95 t/ha:

 

DOSE STANDARD:

250 kg/ha di N

Note incrementi

Quantitativo di AZOTO che potrà essere aggiunto (+) alla dose standard in funzione delle diverse condizioni. Il quantitativo massimo che l’agricoltore potrà aggiungere alla dose standard anche al verificarsi di tutte le situazioni è di: 50 kg/ha:

  • 45 kg: se si prevedono produzioni inferiori 65 t/ha;
  • 20 kg: in caso di apporto di ammendanti alla coltura precedente;
  • 15 kg: in caso di elevata dotazione di sostanza organica;
  • 15 kg: in caso di successione a leguminosa.

 

  • 45 kg: se si prevedono produzioni superiori a 95 t/ha;
  • 15 kg: in caso di scarsa dotazione di sostanza organica.

Ad ogni intervento non sono ammessi quantitativi superiori a 60 kg/ha.

Fosforo e Potassio

Nel caso non venga applicata la tecnica del bilancio, di seguito sono indicati i parametri standard per la concimazione.

concimazione fosforo

Quantitativo di P2Oda sottrarre (-) alla dose standard:

Apporto di P2Ostandard in situazione normale per una produzione di: 65 - 95 t/ha:

DOSE STANDARD

Quantitativo di P2Oche potrà essere aggiunto (+) alla dose standard:

  • 30 kg: se si prevedono produzioni inferiori a 65 t/ha.

150 kg/ha: in caso di terreni con dotazione normale;

210 kg/ha: in caso di terreni con dotazione scarsa;

75 kg/ha: in caso di terreni con dotazione elevata.

  • 30 kg: se si prevedono produzioni superiori a 95 t/ha;
  • 10 kg: in caso di basso tenore di sostanza organica nel suolo.

 

concimazione potassio

Note decrementi

Quantitativo di K2O da sottrarre (-) alla dose standard:

Apporto di K2O standard in situazione normale per una produzione di 65-95 t/ha

DOSE STANDARD

Note incrementi

Quantitativo di K2O che potrà essere aggiunto (+) alla dose standard:

  • 50 kg: se si prevedono produzioni inferiori a 65 t/ha.

250 kg/ha: in caso di terreni con dotazione normale;

300 kg/ha: in caso di terreni con dotazione scarsa;

120 kg/ha: in caso di terreni con dotazione elevata.

 

  • 50 kg: se si prevedono produzioni superiori a 95 t/ha.