Afide dello scalogno (Myzus ascalonicus) Avversità >>

Descrizione dei danni arrecati

Le colonie di questi Afidi si incontrano sullo scalogno e diversi bulbi alla fine di un periodo di conservazione.

 

Portano malformazioni alla crescita delle piante nuove. Inoltre è portatore del Virus del Giallume moderato (BMYV), e del giallume della barbabietola (BYV):

Descrizione fisica

Adulto attero: lungo da 1 a 2 mm; colorito verde scuro, tubercoli antennari molto sviluppati e sensibilmente convergenti, antenne lunghe quanto il corpo, cornicula inclinate nello stesso punto.

Ciclo biologico

Specie anolociclica, si riproduce partenogeneticamente per tutto l'anno. Quando c'è un inverno dolce le colonie possono sopravvivere al'aria aperta tutto l'anno. AL contrario, queste sopravvivono su piante coltivate in serra, nei locali di stoccaggio, e sui bulbi.

Descrizione biologica

Sconosciuta prima del 1940, questa specie cosmopolita è oggi molto frequente. Polifaga, è segnalata su diverse Liliacee (cipolla, porro, scalogno), sulle Composite, sulle Crocifere, sulle Graminacee, sulle Rosacee (fragola), sulla Patata, sulla Barbabietola e su numerose Piante ornamentali.

 

Le forme alate appaiono in primavera e colonizzano diverse piante erbacee; provocano gravi deformazioni nel fogliame e nei fiori. Una migrazione di ritorno ha luogo in ottobre sulla Fragola, gli alati danno origine a dei virginopari atteri; la riproduzione partenogenetica segue durante l'inverno.