Alternariosi (Alternaria tritici) Avversità >>

Fonte: Malattie dei cereali a paglia - Regione Lombardia

Agente causale:

Principalmente Alternaria triticina Pras & Prab. ma anche altre specie del genere Alternaria, per lo più saprofite.

Organi della pianta colpiti:

Soprattutto le foglie, durante tutto il ciclo vegetativo della pianta, e la spiga, dalla fioritura in poi.

Piante ospiti: 

Il fungo attacca soprattutto il frumento tenero, il frumento duro ed altre specie coltivate o spontanee del genere Triticum.

Sintomi:

Questa malattia è molto spesso confusa con la septoriosi o la stagonosporiosi. Talvolta è associata ad una batteriosi, causata da Pseudomonas syringae pv. atrofaciens, avente sintomatologia simile. Il fungo, per lo più saprofita, attacca prevalentemente le foglie sulle quali causa piccole macchie ovali dapprima clorotiche, con alone giallastro, e poi necrotiche che, confluendo, portano alla morte totale o parziale delle foglie stesse. I tessuti attaccati, specie in condizioni di elevata umidità, diventano neri per la comparsa delle abbondanti fruttificazioni conidiche del fungo. Sulla spiga causa necrosi ed annerimenti parziali o totali delle spighette e, sulle spighe mature, il caratteristico «nerume».

Diagnosi:

La difficoltà di riconoscimento della malattia sulla base della sintomatologia fogliare rende necessario, per una corretta diagnosi, il ricorso a tecniche di laboratorio (Shahin e Shepard, 1979).

Danni e importanza economica in Italia:

La malattia ha assunto una certa importanza dopo il 1960 a seguito della costituzione di cultivar a taglia bassa e con abbondante fogliame. Danneggia sia le foglie che le spighe, causando deperimento delle piante e, soprattutto, una riduzione della quantità e della qualità della granella.

Ciclo vitale e modalità di diffusione:

Le prime infezioni cominciano dalle foglie basali, più senescenti e che toccano il terreno, per poi gradualmente risalire sino alla spiga. Il fungo può estivare o conservarsi sia sui residui colturali che su graminacee spontanee ed essere diffuso, oltre che dai semi infetti, anche dall'acqua, dal vento e, talvolta, da insetti e animali.

Condizioni favorevoli allo sviluppo della malattia: 

La malattia ha un optimum di temperatura intorno a 20°C ed è più frequente nelle annate piovose o molto umide e nei campi a ringrano, ove abbondano i residui colturali e si sono praticate laute concimazioni azotate. Il frumento è molto sensibile dall'emergenza sino alla spigatura ma lo sviluppo maggiore della malattia si ha nel periodo febbraio-marzo e negli ambienti collinari più freschi, soprattutto su alcune cultivar molto suscettibili. Il fungo si insedia maggiormente sulle foglie senescenti, danneggiate o che hanno subito uno stress idrico o da freddo; le spighe, invece, sono più suscettibili dalla fioritura in poi e, in particolare, in prossimità della maturazione.