Descrizione
La malattia si manifesta su giovani foglie come piccole maculature separate o confluenti, inizialmente depresse e poi come pustole sollevate, circondate da un alone giallo. Sui frutti si osservano macchie di 1-15 mm inizialmente rossastre, poi brune fino a nere. La sottostante membrana degli spicchi appare ingiallita e aderisce alla buccia. Anche la polpa può essere interessata e progressivamente asciugarsi. L'alterazione, a volte poco percettibile al momento della raccolta, può evolversi notevolmente durante il trasporto e la commercializzazione.
Il frutto ha un sapore amarognolo, sgradevole. Le macchie nere sull'epicarpo successivamente si ricoprono di ife fungine che danno luogo ad una crosta nera con i picnidi del fungo.
L’agente causale è Diaporthe citri (anamorfo Phompsis citri) un saprofita che sopravvive sui rami morti. Il fungo è sempre presente negli agrumeti, ma le infezioni si realizzano con piogge frequenti (o elevata umidità) e temperature miti.
Difesa
A parte casi eccezionali, non si ritiene necessario intervenire con anticrittogamici specifici.