Piralide del mais (Ostrinia nubilalis) Avversità >>

Identificazione dei sintomi

È una farfalla di medie dimensioni (25-30 mm di apertura alare). Vi è dimorfismo sessuale in quanto il maschio è più piccolo della femmina. Le ali anteriori sono giallastre mentre quelle posteriori sono uniformi ed hanno un color crema. La larva presenta una livrea grigiastra-nocciola con bande longitudinali tendenti al verde. Il danno si manifesta sulle foglie, sui culmi e sulle cariossidi ed è determinato dalle larve.

Descrizione dei danni arrecati

I campi attaccati presentano a volte (soprattutto nelle regioni meridionali) numerose piante la cui pannocchia maschio è rotta a livello dell'ultima foglia. Le gallerie forate negli steli possono provocare la sua caduta più o meno precoce e quelle scavate nel peduncolo possono provocare la caduta della spiga femmina. Inoltre, ed anche senza danni apparenti, la presenza dei bruchi porta un indebolimento della pianta che si traduce in una diminuzione del piede unitario del grano, e la perdita della raccolta può raggiungere il 30%. Possiamo stimare che la soglia di nocività è raggiunta quando la popolazione nella coltura del mais - grano raggiunge un bruco per pianta raccolta. La Piralide del Mais sempre più domabile con una lotta biologica che utilizza i Trichogramma.

Descrizione fisica

  • Adulto: da 2 a 3 cm di apertura alare. Le ali anteriori larghe e fini sono giallo chiaro con fini striature brune, dentellate e trasversali nella femmina. Sono più scure nel maschio: da ocra a bruno scuro. A riposo, gli ultimi segmenti addominali del maschio superano i bordi delle ali ripiegate.
  • Uova: raggruppate in placche di una ventina di uova disposte sullo strato inferiore delle foglie.
  • Larva: 2 cm al suo completo sviluppo. È grigio giallastro e su ogni segmento 6 placche portanti ciascuna una setola.

Ciclo biologico

Sverna come larva matura dentro il culmo, soprattutto nella parte basale, per incrisalidarsi in primavera. Gli adulti hanno abitudini notturne. La Piralide compie una sola generazione nel Nord, 2 generazioni nel Centro Mediterraneo. Altrove, un numero variabile di individui della prima generazione è suscettibile per cui da vita ad una seconda generazione a seconda delle condizioni climatiche della primavera e dell'estate.

 

La ninfosi ha luogo in maggio ed in giugno per la prima generazione e l'uscita degli adulti si scagliona su un mese circa, dalla fine di giugno alla fine di luglio con un massimo verso il 10 luglio nella maggior parte delle regioni. (nelle zone mediterranee, il maximum dei voli delle 2 generazioni si situa tra la metà di giugnio alla metà di agosto). A seconda della precocità della deposizione per rapporto alla vegetazione del Mais, i bruchi possono compiere tutti i tipi successivi di attacchi o solamente gli ultimi: i giovani bruchi della seconda generazione si incontrano spesso sulle spighe.

Descrizione biologica

  • Piante ospitanti: il Mais, anche il Luppolo, il Lampone nel Nord; il Porro ed il Gladiolo (Gladiolus) nelle regioni meridionali.
  • Uova: evoluzione embrionale, favorita da un igrometria elevata, dura dai 5 ai 15 giorni.
  • Larva: alla schiusura delle uova, i giovani bruchi si disperdono su molte piante e la mortalità è elevata nel corso degli spostamenti. Penetrano all'interno del cornetto delle foglie del Mais e si installano alla base per alimentarsi a spese delle foglie accartocciate, che presentano più tardi perforazioni caratteristiche. Le femmine si installano in seguito sulla pannocchia, i maschi all' interno del cornetto. Alla fioritura, esse l'abbandonano per penetrare nello stelo a livello dell'ascella delle foglie. Qui, nel peduncolo della spiga, e nella spiga stessa esse scavano delle gallerie. I bruchi sono resistenti al freddo e passano l'inverno in diapausa negli avanzi della raccolta del Mais.
  • Ninfa: la ninfosi dura circa 3 settimane.