Ragnetto giallo della vite (Eotetranychus carpini) Avversità >>

Classificazione

Classe: Aracnidi

Ordine: Acari

Famiglia: Tetranichidi

Genere:  Eotetranychus

Specie: E. carpini (Oudemans)

Descrizione

Le femmine svernanti si presentano di colore giallo dorato/giallo arancio mentre le femmine primaverili-estive hanno un colore giallo-verde con macchie più scure sui lati del corpo e con occhi rossi ben visibili. Le femmine misurano meno di 0,4 mm mentre i maschi risultano più piccoli e sottili. Le colonie si trovano sulla pagina inferiore della foglia in prossimità delle nervature, spesso ricoperte da fili sericei.

Biologia

Lo svernamento si ha allo stadio di adulto, le femmine superano la stagione invernale riparate al disotto della corteccia delle piante ospiti e cominciano la loro nutrizione in primavera. Annualmente il ragnetto giallo compie dalle 6 alle 8 generazioni a seconda delle temperature, la maggior  parte comunque è concentrata nel periodo di fine primavera e in estate.

Danni

I danni sono ampiamente visibile sulle foglie, i ragnetti gialli pungono le foglie per nutrirsi della loro linfa, i segni evidenti sono il risultato di queste punture, piccole macchie di colore giallo arancio che dapprima localizzate in caso di gravi infestazioni confluiscono in ampie macchie che portano al disseccamento della foglia e alla sua caduta (filloptosi). L’attacco è localizzato sulla pagina inferiore delle foglie ma i segni sono ben visibili sulla pagine superiore.

Lotta

La lotta al Ragnetto giallo della vite segue gli stessi principi già indicati per il Ragnetto rosso. Viene effettuata principalmente con pratiche di tipo preventivo: effettuare le corrette pratiche colturali; non eccedere con le concimazioni azotate, controllare la vigoria. Esistono numerosi predatori naturali degli acari; i più importanti sono gli acari Fitoseidi (Typhlodromus spp, Amblyseius andersoni, Kampimodromus aberrans), altri predatori naturali degli acari dannosi sono insetti quali il coccinellide Stethorus punctillus, le crisope, gli antocoridi, i miridi. Raramente è necessario ricorrere alla difesa chimica; in questo caso sono disponibili in commercio prodotti acaricidi selettivi molto efficaci.