Cocciniglie farinose (Pseudococcus obscurus | P. viburni) Avversità >>

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Scheda verificata dal Dipartimento di Fitopatologie dell'Università di Foggia

Classificazione

Classe: Insetti

Ordine: Hemiptera o Rhynchota

Famiglia: Pseudococcidae

Genere:   Pseudococcus

Specie: P. obscurus Essig                                                                

sin.: P. viburni (Signoret)

Descrizione

Sono di piccole dimensioni (2-3 mm di lunghezza) e con forma nelle femmine ovale ed appiattita, di colore rosa pallido che appaiono biancastre per la presenza della cera polverulenta, mentre i maschi sono più piccoli e alati, di colore grigiastro. Sono dotati di zampe per cui sono mobili. Producono ovisacchi formati da numerosi filamenti cerosi e quando le femmine sono numerose, sulla parte colpita si forma quasi un tappeto fioccoso. 

Danni

I danni sono provocati dalle punture trofiche delle cocciniglie e dalla loro abbondante melata che secernano. La melata inoltre oltre a danneggiare le piante nel loro aspetto estetico favorisce la formazioni di fumaggini. Le foglie colpite ingialliscono e cadono in anticipo, mentre i grappoli infestati maturano con difficoltà e non sono idonei alla vinificazione.

Biologia

Compiono più generazioni all'anno. Lo svernamento avviene, in genere, come giovane femmina o in fase di ovideposizione. Fecondate dai maschi, le femmine producono masse ovigere fioccose di cera bianca nella quale si trovano immerse mediante 100-200 uova. Verso la metà di maggio fuoriescono le neanidi per originare infestazioni sui germogli. Agli inizi di luglio nascono le neanidi di seconda generazione, mentre alla fine di luglio o ai primi di agosto fuoriescono dalle uova le neanidi di terza generazione che infestano i grappoli. Con l'approssimarsi dell'autunno le femmine si rifugiano sotto il ritidoma del ceppo per svernare.